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Chiara Ferragni a giudizio, "la legge non si compra": chi la punge a Pomeriggio 5

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A Pomeriggio Cinque si è parlato ancora una volta di Chiara Ferragni. L'influencer dovrà affrontare un processo per il caso del "Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni" (Natale 2022) e "Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate" (Pasqua 2021 e 2022)’, operazioni commerciali finite sotto inchiesta per presunta truffa ai danni dei consumatori. La Procura di Milano ha infatti disposto il suo rinvio a giudizio con citazione diretta, fissando l’udienza predibattimentale per il prossimo 23 settembre. Secondo l’accusa, l’imprenditrice digitale avrebbe indotto in errore un numero imprecisato di acquirenti in merito alla correlazione tra l’acquisto dei prodotti e la beneficenza destinata all’Ospedale Regina Margherita di Torino. In particolare, Ferragni si sarebbe procurata un ingiusto profitto sfruttando la percezione, rivelatasi poi ingannevole, che parte del ricavato fosse destinata all’ospedale.  

 

 

"Se non è colpevole, nessun giudice si vorrà accanire. Lei ha uno degli avvocati migliori di Milano, l'avvocato Iannaccone, e io le auguro di uscirne pulita": così Caterina Collovati ha esordito per commentare la notizia in studio. Su un punto, però, l'opinionista non ha intenzione di fare sconti: "Deve passare il concetto che la legge non si compra". "Lei è riuscita a pagare la multa dell'Antitrust, a ridare la somma che aveva promesso in beneficenza, a risarcire il Codacons e tutti gli utenti del Codacons, ma il perdono non si compra", ha scandito la conduttrice nel corso dell'ultima puntata del programma di attualità e di informazione di Canale 5. "Sono però serena e ancor più determinata, certa che la mia innocenza verrà pienamente dimostrata", ha dichiarato oggi l'influencer sul rinvio a giudizio per truffa aggravata. 

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