
Cecilia Sala risponde a Bruno Vespa: scintille su Meloni e il caso del padre "silenziato"

Polemico botta e risposta a distanza, sui social, tra Bruno Vespa e Cecilia Sala, all’indomani dell’intervista, con relativo boom di ascolti, della giornalista a Che Tempo che Fa sul Nove. «Il giorno della liberazione, la madre e il compagno di Cecilia hanno impedito al padre, quel gentiluomo di Renato Sala che era già nel cortile di via Teulada, di commentare l’evento nei Cinque minuti con il ministro Tajani. A voi il commento», ha scritto su X il conduttore di Porta a porta e 5 Minuti per poi aggiungere: «Ammiro professionalmente Cecilia Sala. L’ho premiata come presidente del Guidarello per i suoi reportage in Ucraina. Ho seguito con ansia il suo sequestro. Ma che non abbia sentito il dovere di ringraziare Giorgia Meloni è semplicemente vergognoso».

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A fine serata arriva una replica di Cecilia Sala, tanto indiretta quanto esplicita, sempre su X. «Ho ringraziato Giorgia Meloni e il governo a cuore aperto, pubblicamente e più volte per l’operazione che ha portato alla mia liberazione», spiega la giornalista a proposito della sua prigionia in Iran. «Sono state le mie prime parole. Che brutto - annota - provare a sporcare ora la storia di un successo delle istituzioni italiane». Sala diffonde due foto, una che la mostra mentre viene accolta a Ciampino dalla pemier Meloni, l'altra è il titolo di un articolo in cui la giornalista ringrazia il governo e chi l'ha tirata fuori.
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