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Panatta stregato da Sinner: "Intelligenza artificiale, perché ho cambiato canale"

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Adriano Panatta non ha resistito e, prima di vedere Jannik Sinner battere Marco Giron al terzo turno degli Australian Open, ha cambiato canale ed è passato a guardare un match di curling. Lo ha confessato lui stesso nel corso dell'ultima puntata del podcast "La tellefonata" con Paolo Bertolucci. Secondo l'ex tennista, si è trattato di una "partita inutile". "Io a un certo punto ho girato. Ho visto il curling, era una noia mortale", ha commentato il mito del tennis azzurro, che poi si è lasciato andare e ha messo nel mirino l'avversario dell'altoatesino: "Quello ha perso quando è nato, come fa a battere Sinner… sono partite inutili quelle lì". 

 

 

Per Panatta Sinner non ha rivali: "Guardandolo, mi dà l’idea di questa cosa qua: che lui abbia incorporata dentro il suo corpo, nella sua mente, l’intelligenza artificiale. Per cui quando arriva la palla dell’avversario, l’intelligenza artificiale – la sua, mica ha un meccanismo – lo mette nelle condizioni di giocare al 99% il colpo giusto", ha ammesso. L'azzurro "non fa mai una ca**ata, questa è la verità, ne fa una sola a torneo. Questa cosa qui lui l’ha sviluppata con l’allenamento, secondo me avrà fatto 300-400 milioni di cesti, perché la ripetitività che ha lui nel gioco è automatizzata", ha aggiunto. 

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