fuori dal coro
Milano violenta e caso Ramy. Mario Giordano è una furia: "Assurdo indagare i carabinieri"
Il caso Ramy ha lasciato dietro le spalle una scia di polemiche sociopolitiche che hanno quasi monopolizzato il dibattito pubblico nell’ultima settimana. Il ragazzo tunisino di 19 anni è morto alla fine di un inseguimento durato 8 chilometri da parte di un’auto dei carabinieri, che ha centrato in pieno il motorino sul quale scappava insieme al suo amico. Ora gli inquirenti della Procura di Milano indagano su un possibile reato di omicidio che avrebbe commesso il vicebrigadiere che era alla guida della volante. Tuttavia, per Mario Giordano, è semplicemente inconcepibile che “se un carabiniere o un poliziotto ferma un delinquente venga indagato”.
Il conduttore di “Fuori dal Coro” nella puntata di mercoledì 15 gennaio è su tutte le furie: “Fanno solo il loro lavoro, è normale no? Eppure qui viviamo nel mondo al contrario, dove i criminali diventano eroi e le forze dell’ordine finiscono sul banco degli imputati”.
Durante il prosieguo della trasmissione di Rete 4 si è trattata ancora la duplice problematica che affligge i grandi centri italiani: l’immigrazione e la sua correlazione con la violenza. Il caso sotto la lente d’ingrandimento stavolta è quello di un uomo di 70 anni che a Napoli, in una zona anche centrale come quella di Piazza Garibaldi, è stato aggredito brutalmente da un ragazzo camerunense di 31 anni. Antonio, la vittima che ha avuto la sola “colpa” di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato la mattina del 9 gennaio scorso, è stato trasportato d’urgenza al Cto dell’Ospedale dei Colli, mentre l’aggressore è stato arrestato dai poliziotti e ora è indagato per tentato omicidio.
Nel servizio, l’inviata di Mediaset Annalisa Grandi ha intervistato il nipote della vittima, che ha confessato come l’extracomunitario autore del reato fosse in “condizioni pietose”. A dimostrazione che non è un bene per nessuno l’immigrazione irregolare, e men che meno lo è attaccare quelle istituzioni che si adoperano per contrastarla.