Otto e mezzo, “vogliono il morto per destabilizzare il governo”. Bocchino senza freni
“L'impressione che si ha è che qualcuno cerchi l'incidente, magari il morto, per destabilizzare il governo”: durissimo attacco di Italo Bocchino ai manifestanti violenti e agli scontri di piazza con le forze dell’ordine voluto da quelli che Lilli Gruber definisce “provocatori”. Il direttore de Il secolo d’Italia, ospite di Otto e Mezzo su La 7, dice la sua sulle ultime manifestazioni: “In un paese più si manifesta meglio è, quindi massima libertà di manifestare. Più manifestazioni si fanno, più la democrazia si presenta come una democrazia matura – esordisce nel suo intervento – Quello che deve essere vietato, anzi vietatissimo, è quello di usare la violenza alle manifestazioni”.
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Poi il riferimento al caso Ramy: “Per ora sappiamo soltanto che i vigili urbani di Milano, analizzando la dinamica dell'incidente e i filmati, hanno detto che l'auto dei Carabinieri non ha neanche toccato il motorino, quindi aspettiamo di sapere che cosa è successo – spiega –. Mentre si attende l'indagine, che succede? Che dei facinorosi addirittura girano con uno striscione 'vendetta contro lo Stato' e non è possibile”. Bocchino è ancora più chiaro: “Non si può proclamare la vendetta nei confronti dello Stato, non si può usare violenza, non si può tirare una molotov contro la caserma dei Carabinieri, non si possono spaccare le vetrine, non può accadere quello che è accaduto a Roma e quello che è accaduto precedentemente a Bologna”.
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Il giornalista definisce coloro i quali si sono resi protagonisti di queste violenze “delinquenti” e in quanto tali per Bocchino “vanno impacchettati, arrestati, processati e tenuti dentro per quello che decideranno i giudici”. Il direttore poi passa alla responsabilità politica delle manifestazioni, in particolare quella della sinistra: “La sinistra è molto ambigua anche perché in queste manifestazioni si insinua antisemitismo, atteggiamenti contro le sinagoghe, contro gli ebrei, che sono inaccettabili. La sinistra purtroppo è ambigua rispetto a queste manifestazioni”. Bocchino motiva il suo ragionamento: “A lungo non le ha condannate queste manifestazioni. Adesso ha cominciato sommessamente a condannarle dopo che qualcuno da sinistra, come Walter Veltroni, ha cominciato a dire ‘Volete svegliarvi perché la sicurezza è un bene di tutti i cittadini e non solo della destra’ – spiega prima di chiudere il suo ragionamento –. La sinistra deve condannarli non sommessamente, perché l'impressione che si ha è che qualcuno cerchi l'incidente, magari il morto, per destabilizzare il governo. E questo non aiuta”.