Kate Middleton, "tumore? ora lungo periodo di follow-up": che cosa la aspetta
Kate Middleton ha annunciato che il suo tumore è in remissione. "È un sollievo", ha scritto su X dopo una visita all’ospedale Royal Marsden di Londra, dove era stata curata nei mesi scorsi. "Resto concentrata sulla guarigione. Come sa chiunque abbia avuto una diagnosi di cancro, ci vuole tempo per adattarsi a una nuova normalità", ha specificato la principessa del Galles. Si tratta di "una buona notizia, un ottimo presupposto, una tappa del percorso che speriamo porti alla guarigione che però ancora non è dimostrata", ha spiegato all’Adnkronos Salute Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom (Associazione italiana di oncologia medica). Quali sono, ora, gli scenari?
"Dopo tante visite...": Kate nell'ospedale in cui è stata in cura per il cancro
Ad attendere Kate ci "sarà un lungo periodo di follow-up", con "controlli clinici e strumentali necessari che la vedranno impegnata almeno 4-5 anni anche se molto dipende dal tipo di tumore", ha detto l'esperto. "Remissione completa - ha continuato - vuol dire che al momento della visita e degli esami strumentali non ci sono più i segni della malattia che invece c’erano prima dei trattamenti antitumorali, tra cui la chemioterapia". Quanto comunicato oggi dalla futura regina è "un buon presupposto verso la guarigione che per la principessa Kate ancora non è dimostrata. Ecco perché ha detto, rivolta a medici e pazienti, che tornare alla normalità oggi è la vera sfida".
"Cancro in remissione": Kate Middleton, la notizia che tutti aspettavano. Chi ringrazia
Una persona che ha "attraversato un periodo devastante per la diagnosi e i trattamenti oncologici che sono tossici è chiaro che abbia come obiettivo quello di tornare alla vita di sempre". Certo, "molti vivono male i controlli a cui devono sottoporsi, inoltre - ha fatto notare Di Maio - c’è uno strascico psicologico, di ansia e di stress che certamente non aiuta". In aggiunta "alcuni pazienti, spesso a distanza di tempo, fanno i conti con effetti collaterali come la neuropatia, dita addormentate e difficoltà a camminare ad esempio". Il segreto, secondo l'esperto, "è porsi come obiettivo riprendersi la propria vita in modo completo, non dettata dalla fase acuta della malattia, e tornare ai rapporti sociali e affettivi".