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Musk si compra anche TikTok? La soffiata sull'idea della Cina

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Le autorità cinesi stanno valutando la possibilità che Elon Musk acquisisca le operazioni statunitensi di TikTok se la popolare piattaforma dovesse essere bandita negli Stati Uniti entro la fine della settimana. L’anno scorso gli Stati Uniti hanno approvato una legge che impone al gigante cinese dell’intrattenimento ByteDance di vendere TikTok entro il 19 gennaio 2025, pena il divieto nel Paese in cui l’app ha 170 milioni di utenti. Il caso è arrivato fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che venerdì ha ascoltato le argomentazioni di entrambe le parti: Washington dice di voler prevenire i rischi di spionaggio e manipolazione da parte di Pechino, mentre i social network e le associazioni accusano la legge di soffocare la libertà di espressione. Una netta maggioranza dei giudici era disposta ad ammettere il divieto. 

 

 

Il governo cinese e ByteDance si sono sempre apertamente opposti a una vendita della parte americana di TikTok. Ma «alti funzionari cinesi avevano già iniziato a prendere in considerazione piani di emergenza per TikTok come parte di una discussione più ampia su come lavorare con l’amministrazione Trump, una delle quali coinvolge Musk», hanno detto fonti confidenziali a Bloomberg. Musk, fondatore di Tesla e SpaceX, aveva destato sorpresa mostrando di voler acquistare Twitter all’inizio del 2022. Dopo mesi di colpi di scena e attacchi alla piattaforma, ha finito per acquisirla per 44 miliardi di dollari. L’uomo più ricco del mondo l’ha poi ribattezzata X e l’ha usata ampiamente per sostenere Donald Trump, oltre ai suoi ingenti contributi finanziari al repubblicano. 

 

 

«Secondo uno scenario previsto dal governo cinese, X (...) prenderebbe il controllo dell’americana TikTok e gestirebbe le due società insieme», afferma Bloomberg. L’articolo osserva, tuttavia, che le deliberazioni sono «preliminari». Trump, che tra una settimana tornerà a essere presidente degli Stati Uniti, ha cercato di vietare TikTok alla fine del suo primo mandato nel 2020, anche in nome della sicurezza nazionale. Da allora ha fatto marcia indietro sulle sue posizioni, affermando di avere un «debole» per l’app e il suo pubblico giovane.

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