senza freni

Islamismo, si scatena il ciclone Rizzo: "Non devono venirci a dire come c..."

In una guerra alla democrazia senza esclusione di colpi, gli islamisti confondono la parola integrazione con il termine sostituzione e spargono i semi della violenza e dell'intolleranza ingabbiando le donne nei veli e mettendo i bastoni tra le ruote alla libertà occidentale. Marco Rizzo, sul tema, non si trattiene e, anzi, toglie ogni freno. "Perché dobbiamo andare a spiegare come devono vivere gli afghani, gli iraniani, quelli che vivono in Arabia Saudita", chiede in un video pubblicato su Youtube. Per il numero uno di Democrazia Sovrana Popolare "devono essere autodeterminati, vivere come vogliono loro". "Però - ecco il fulcro dell'argomentazione - le stesse centrali dell'Occidente che vogliono fare queste cose, consentono, nei nostri Paesi, delle cose che non avremmo mai pensato. I musulmani nei loro Paesi vivano come vogliono, ma i musulmani e gli altri che arrivano nei nostri Paesi non devono venirci a dire come ca**o dobbiamo vivere noi", spiega alzando il tono della voce. 

 

 

Episodi di falsa integrazione vicini nel tempo si sono verificati a Capodanno, quando a Milano violenza e odio hanno messo la città alle strette. "Avete visto quello che è successo a Capodanno in piazza Duomo e in tante altre città? Immigrati di prima, seconda e terza generazione hanno quasi violentato tante ragazze", ricorda Rizzo sconcertato. Vicende che dimostrano quale sia il "modello di società che sta imperando nelle centrali di comando dell'Occidente". "Invece di occuparsi come devono vivere gli iraniani, gli afghani, nei loro Paesi, pensino al fatto che qui da noi non può esistere la reciprocità di questo genere. È ora di finirla", aggiunge irritato il leader di Democrazia Sovrana Popolare.