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Scontri Ramy, chef Rubio non si tiene: "Assassini in divisa" e assalto a Meloni
Chef Rubio non si smentisce. Il cuoco tv e attivista pro Palestina (e anti-Israele...) arriva in qualche modo a difendere le violenze di Roma e Bologna sulla scia del caso Ramy. "Quindi - scrive su X Gabriele Rubini, questo il vero nome - sono ignobili i disordini, le manifestazioni, il dissenso, le proteste che non portano nessun morto, ma non lo sono abusi e omicidi di forze dell’ordine". Il riferimento è alle parole della premier Giorgia Meloni che ha parlato di "ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza", scrive sui social la premier che manifesta solidarietà agli agenti feriti.
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Rubio si rivolge direttamente alla premier: "Singolare come metro di giudizio, non trovi Giorgia Meloni? Medaglia al merito per gli assassini in divisa di Ramy?". Il post non trova il consenso sperato. "Genio avete strumentalizzato la morte di un ragazzo, vi condanna anche il padre", scrive un utente tra tanti. "Ma davvero hai il coraggio di scrivere 'assassini in divisa'?", scrive un altro.