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Otto e mezzo, i veleni di Prodi su Meloni: "Cecilia Sala? Evento molto solitario"

E niente, anche nel giorno della liberazione di Cecilia Sala contro le fosche previsione dei soliti gufi, c'è la corsa ai distinguo a fronte di un indiscutibile successo di Giorgia Meloni e del governo. Tanto che Romano Prodi accusa la premier di non voler condividere i meriti. "Esprimo la mia felicità vera per il ritorno di Cecilia Sala, la stessa che ho provato quando liberammo il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo in condizioni analoghe", afferma l'ex premier e nume tutelare dei dem a Otto e mezzo, su La7. "Queste contrattazioni sono sempre molto complesse. Certamente c'è stato da Trump una specie di permesso o di tacito consenso", afferma sul viaggio di Meloni in Florida. 

 

Per Prodi quella di oggi è una festa solitaria. "A differenza della mia esperienza, noi gioimmo tutti insieme, col ministro degli Esteri, il governo e anche i servizi. C'era anche la dottoressa Belloni, che aveva organizzato la liberazione; oggi è sembrato un evento molto solitario, solo della Meloni", ha aggiunto Prodi. Sala, atterrata a Ciampino, è stata accolta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. "Su Belloni, posso dire che è proprio brava, una servitrice dello Stato leale nei confronti del Paese e con capacità personali. Non ho la minima idea se verrà eventualmente coinvolta nelle istituzioni europee. Lei ha detto di no, ma queste cose devono maturare nel tempo. Ha le energie e le capacità, vedremo", ha detto Prodi riferendosi alla direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che il 15 gennaio lascerà l'incarico.