è più forte di loro

Cecilia Sala, prima i gufi poi la grande rosicata. Cerno travolge la sinistra

È più forte di loro. Anche nel giorno della liberazione di Cecilia Sala, alcuni esponenti della sinistra non si smentiscono. Come Laura Boldrini che è riuscita nella difficile impresa di gioire per la liberazione della giornalista detenuta in Iran senza citare il governo. E come Elly Schlein, che in un post su Instagram cita l'esecutivo di Giorgia Meloni ma se ci si ferma alla foto - come fanno moltissimi utenti dei social - vede solo la scritta "Cecilia Sala è libera" con il logo del Pd, come se l'avessero liberata i dem... Di questo e altro si parla al Tg4 delle 19 di mercoledì 8 gennaio. Sala è libera grazie a "una visione diplomatica molto ben fatta e molto ben riuscita del governo", spiega il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno. Ma "mentre il governo lavorava e chiedeva silenzio, gufi, civette, barbagianni e menagrami di tutte le specie da sinistra profetizzavano fallimenti", ricorda Cerno, "tensioni infinite, una situazione dove noi eravamo incapace di agire". Fino ad affermare che il viaggio negli Usa di Meloni fosse una corsa senza senso. 

 

Detto questo, Cerno commenta: "Siamo tutti felici per Cecilia perché è tornata una brava giornalista, e soprattutto è tornata in un paese che la liberata senza chiederle cosa pensa" come invece accade in Iran. C'è da puntualizzare un altro aspetto: "La rosicata che c'è stata a sinistra è stata fermata solo dalla diga dell'impossibilità di esagerare, e nonostante questo ci sono gli indizi - ossia i post di Boldrini e Schlein, spiega Cerno -  di una forza politica che non riesce a riconoscere non in Giorgia Meloni o Antonio Tajani ma nel governo del Paese  la capacità diplomatica dimostrata in questo caso". Insomma, la segretaria del Pd avrebbe fatto una figura migliore dire che il governo ha fatto un buon lavoro senza metterci sopra il logo del suo partito...