Starlink, Caracciolo spiazza Gruber: "Ha permesso all'Ucraina di resistere"
La prima puntata di "Otto e mezzo" del nuovo anno non poteva non partire dal tema che più sta dividendo l'Italia. L'indiscrezione pubblicata da Bloomberg, che parlava di discussioni avanzate con Space X di Elon Musk per fornire servizi di telecomunicazione sicuri all'Italia con un contratto quinquennale da 1,5 miliardi, ha sollevato un vero e proprio polverone. Le opposizioni hanno parlato subito di "notizie inquietanti" e hanno chiesto a gran voce che Giorgia Meloni chiarisse. Palazzo Chigi, in risposta, è intervenuto per smentire ufficialmente la firma di un contratto e ha confermato solo dei "normali approfondimenti" con le società che si occupano di questi dossier. Lucio Caracciolo, esperto di geopolitica, ha voluto far riflettere i telespettatori di La7 su un punto a cui forse in queste ore non era stata prestata la necessaria attenzione. La costellazione di satelliti attualmente in costruzione dal produttore privato aerospaziale statunitense SpaceX "ha permesso all'Ucraina di resistere", ha scandito dal centro dello studio il direttore di "Limes".
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"Le trattative intorno a Starlink sono iniziate anche prima di questo governo. Penso che dovranno essere concluse entro l'anno o giù di lì", ha spiegato Caracciolo. Lilli Gruber, che per lanciare l'argomento aveva scelto il titolo "La destra italiana fra Musk e saluti romani", è rimasta spiazzata e ha incalzato l'analista di geopolitica: "Dobbiamo fidarci dei privati?". "Dipende da quali privati. Stiamo parlando di un signore che intanto si è preso la Nasa. Musk ha in mano lo spazio e non dimentichiamo che anche molti satelliti vengono lanciati con i missili di Musk. Non ci sonno molte altre alternative", ha spiegato Caracciolo, per poi ricordare: "I satelliti Starlink sono quelli che hanno permesso all'Ucraina di resistere". La conduttrice ha domandato ancora: "Dobbiamo essere contenti?". "Dobbiamo essere contenti se le cose verranno fatte in termini chiari e trasparenti. Ci sarà un dazio da pagare ma anche delle opportunità di partecipare a progetti spaziali da cui siamo tagliati fuori in ambito europeo", ha chiosato l'ospite.