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Caivano, “c'è un clima nuovo”. Don Patriciello emozionato per la visita di Mattarella

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«Un’emozione grande». Don Maurizio Patriciello in un’intervista a La Stampa racconta le sensazioni dopo la visita a sorpresa di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, a Caivano, di cui il prete è un simbolo della lotta alla Camorra. «A un certo punto il prefetto mi ha detto ‘Sta arrivando Mattarella, viene alla messa, mi raccomando, silenzio totale con tutti, non deve saperlo nessuno’. Io sono rimasto basito. Quasi non ci credevo che il capo dello Stato stesse venendo da noi. Ma è stato un attimo, poi mi sono ricordato di una cosa. Lui ce l’aveva detto. Il 21 settembre del 2021 - ricorda - io e i ragazzi della parrocchia fummo accolti dal Presidente. C’era il Covid e dunque eravamo in pochi. Fu un momento straordinario. Adriano, il ragazzo che faceva da portavoce del gruppo lo fece commuovere con il suo appello». 

 

 

«Dopo la messa abbiamo scambiato qualche battuta in compagnia del prefetto - ha aggiunto il parroco di Caivano -, Mattarella ha apprezzato gli sforzi sin qui fatti e poi, da buon cristiano, ha condiviso la speranza del cambiamento. E come noi ha anche commentato con favore l’intervento che si sta organizzando a Palermo sulla falsariga di quanto fatto qui». «Siamo uomini di fede, non possiamo non crederci. Lavorarci. E stavolta mi pare che i fatti vadano nella stessa direzione, percepisco un clima nuovo, un’operosità che sta producendo dei risultati. Molto resta da fare, lo sappiamo tutti, ma mi pare un buon inizio, non le pare?», ha sottolineato don Patriciello. 

 

 

«È stato bellissimo. Bellissimo dargli la comunione e vederlo inginocchiarsi insieme a noi; bellissimo rendersi conto che lui, durante la celebrazione, era, sì, il capo dello Stato, ma anche un fratello come tutti quelli che partecipavano alla messa. Dall’altare l’ho detto, e l’ho ringraziato anche per questo», ha detto ancora don Patriciello al Corsera.

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