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Open arms, l'acrobazia di Richard Gere su Salvini: "Non conosco i dettagli"

Richard Gere era stato chiamato a cnhe a testimoniare al processo contro Matteo Salvini per il caso Open Arms visto che salito a bordo della nave Ong nell’agosto 2019.  ha visitato Open Arms al largo di Lampedusa. Ma nello studio ci Che tempo che fa, intervistato da Fabio Fazio domenica 22 dicembre, l'attore americano non ha neanche nominato il vicepremier assolto per quei fatti. 

 

"In un mondo così pazzo, dobbiamo creare politiche che nutrono la fratellanza", afferma l'attore di Pretty woman, siamo di fronte a problemi gravissimi, ma cosa facciamo? Paralizziamo il cuore? Io credo che l'intelligenza umana ti dà la possibilità di trovare le soluzioni ai problemi", si limita a dire, "lo vediamo coi bambini, loro sentono cosa succede... Tra loro c'è molta empatia, ma noi dobbiamo fare un gradino in più: avere compassione. Abbiamo una responsabilità, dobbiamo togliere la sofferenza a queste persone". Insomma, le elucubrazioni che Gere dispensa da decenni. 

L'attacco diretto a Salvini va in scena in un'intervista alla Stampa, a domanda diretta su Salvini: "Quando sali su un’imbarcazione come quella, cosa che ho fatto in quell’occasione e poi anche in altre, vedi le stesse cose che, in questi anni, abbiamo visto in tanti luoghi del pianeta, India, Honduras, Bangladesh, Africa e anche in America. Gente che cerca una casa, un posto dove vivere, un riparo". E ancora: "In un certo senso siamo tutti rifugiati". Poi arriva a dire: "Anche se non conosco i dettagli di questo caso giudiziario, penso che, se non riusciamo a specchiarci nelle sofferenze dei nostri fratelli, vuol dire che, come razza umana, abbiamo fallito". Insomma, è anche salito a bordo della Open arms ma non conosce il caso...