difesa di tony effe

Tony Effe, cortocircuito nel Pd. “Grave errore la censura”, fuoco amico di Cirinnà su Gualtieri

Caos interno al Partito democratico sulla vicenda della “censura” a Tony Effe in merito al concerto di Capodanno a Roma. A criticare la decisione di defenestrare l’ex Dark Polo Gang ci pensa Monica Cirinnà, senatrice per il Pd dal 2013 al 2022, con un post su Instagram: “Non si danno consigli non richiesti quindi non parlo all’amministrazione comunale di Roma. Poiché qualcuno mi chiese anni fa di partecipare alle primarie per scegliere il sindaco di Roma, vi dico cosa avrei fatto sul caso Tony Effe, se fosse toccato a me decidere, e ve lo dico non solo da femminista intersezionale ma anche da politica che ha passato oltre 20 anni nel consiglio comunale di Roma. Non approvo alcuni contenuti dei testi dei trapper, spesso violenti e misogini, non vanno minimizzati alcuni riflessi sociali che queste parole possono provocare, ma sono sempre contraria alla censura”. 

 

 

“L’allontanamento del giovane cantante romano è - sottolinea Cirinnà - un grave errore, se una persona è riconosciuta come artista va rispettata e in caso di dissenso valoriale contestata ma mai zittita. Quindi, a mio parere , sarebbe bastato chiedere a Tony Effe di scegliere per la notte di Capodanno testi non divisivi o contestabili, proprio perché un concerto indetto dal Comune deve essere una festa per tutte e tutti”. Tira una brutta aria intorno a Roberto Gualtieri, criticato da diversi fronti e anche dentro allo stesso Pd.