È sempre Cartabianca
È sempre Cartabianca, “Bianca ti voglio bene, non ti arrabbiare”. Il siparietto La Russa-Berlinguer
Botta e risposta scherzoso tra Ignazio La Russa e Bianca Berlinguer in studio a È sempre Cartabianca, talk show in onda su Rete4. La conduttrice, nella puntata del 17 dicembre, si lamenta del fatto che il presidente del Senato ‘chiama’ l’applauso del pubblico in studio alle sue risposte. Pronta la replica di La Russa: «Ti voglio bene, non ti arrabbiare se mi applaudono». Subito dopo, in un momento in cui le voci in studio si alzavano e si accavallavano, Berlinguer sbotta: «Silenzio, le domande le faccio io», riportando l’intervista a un tono più pacato. (
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Riguardo ai temi più “seri” affrontati La Russa ha risposto ad una domanda sui toni di Giorgia Meloni nel discorso di chiusura di Atreju e sugli attacchi a Schlein, Prodi, Saviano e Landini: «C’è questa cosa che se uno fa il presidente del Senato, il presidente del Consiglio...ti possono insultare, possono diffondere fake news, e tu devi stare zitto. Lei si è tolta i sassolini. Se a Meloni dicono che è suddita, lei non ci sta. Se c’è una persona che non è suddita è Giorgia Meloni».
Alto argomento è stato quello dei migranti: «Se guardiamo i reati in Italia e negli Stati Uniti, che hanno la pena di morte, allora gli Usa non sono un Paese sicuro? Che si intende per Paese sicuro, che sia perfetto? Il caso Regeni mi fa orrore e il governo italiano si batte perché abbia giustizia, il problema è chi decide se un Paese è sicuro o no. Allora anche gli Usa non lo sono. È anche una stortura il fatto che da noi pare si possa fare tutto per spiare le persone. Negli Stati arabi si sa come vengono trattati gli omosessuali e le donne. Allora? Non sono ‘sicuri’? Ma ci abbiamo fatto i Mondiali di calcio... Chi lo decide se un Paese è sicuro? Un magistrato con una sentenza o un governo, o l’Europa? Io - conclude il presidente del Senato - dico non una sentenza».