Report, Grasso a valanga: "Spazzatura e cialtronate", gli audio rubati a Sangiuliano
Il critico tv del Corriere della sera Aldo Grasso si scaglia (nuovamente) contro Report, la trasmissione di Sigfrido Ranucci su Rai3. Il motivo sono le conversazioni tra l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie sulla scia del caso legato a Maria Rosaria Boccia. "Ma è giornalismo del servizio pubblico mandare in onda una conversazione tra una moglie furibonda perché tradita e un marito che pavidamente accampa scuse? È uno scoop o solo una mascalzonata0", si chiede l'editorialista che isniste: "Che cosa c’entra quel dialogo con l’informazione, con presunte irregolarità pubbliche?".
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Grasso è furioso. Definisce "vergognosa" l'inchiesta "di Luca Bertazzoni, non nuovo a questi «servizi»". Non difende Sangiuliano, tutt'altro. E neanche la mancata consulente di Pompei. Ma attacca a spada tratta il conduttore del programma: "Non è la prima volta che «Report» di Sigfrido Ranucci (descritto molto vicino ai 5 Stelle) s’incanaglisce con questi audio rubati («audio esclusivi venuti in possesso di “Report”!»), con queste interviste con la telecamera nascosta, con questi fastidiosi pedinamenti stradali, con questa spazzatura spacciata per giornalismo d’inchiesta (Rai3)". Per Grasso "se mai «Report» azzeccasse qualche volta un servizio, verrebbe comunque macchiato per sempre da queste cialtronate".
Secondo il critico tv, non si capisce il motivo dei servizi confezionati da Report visto che Sangiuliano si è dimesso e "non si capisce dove siano tutte queste informazioni sensibili che mettono in pericolo il G7 della Cultura". Insomma, solo un modo per "mettere alla berlina" funzionari e consiglieri del ministero. "Ma a chi interessa ancora questa storia? Del caso se ne sta occupando la magistratura, questo finto giornalismo d’assalto (togliamo pure giornalismo) non aggiunge nulla di nuovo, se non discredito sul servizio pubblico", attacca il commentatore.