M5S, "E' un becchino stramorto". Travaglio demolisce la linea di Grillo
Marco Travaglio continua la sua crociata contro le ultime mosse di Beppe Grillo. “Il voto M5S di ieri? Era prevedibile quello che è successo, Grillo lo avevano già mandato a quel paese, lui ha richiesto di farcisi mandare di nuovo e così è stato. Forse con una terza votazione al 100% dei no”, le parole a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, del direttore del Fatto Quotidiano.
La controffensiva di Grillo: cita il Truman Show e prepara le "liste di disturbo"
In molti individuano il declino dell’ormai ex garante nella sua scelta di sostegno a Mario Draghi: “Senza l’appoggio Cinquestelle il governo Draghi non sarebbe mai nato – spiega il giornalista -, tanto che quella sera noi raggiungemmo Luigi Di Maio al telefono il quale ci disse ’Draghi? Tanto lo uccidiamo politicamente in Parlamento’. Poi però l’indomani Draghi telefonò a Grillo, se lo allisciò e Beppe ne fu molto gratificato, tanto che poi si fece allegramente prendere per i fondelli, cedendo tutti i ministeri di rilievo”. Come giudica la gag del comico sul carro funebre, postata qualche giorno fa sui social? Ecco la risposta di Travaglio: “È l’unico caso di becchino che si scopre morto. Mi dispiace vedere Grillo ridotto in questo stato, preferisco ricordarlo da vivo, politicamente ormai è stramorto, si è fatto ammazzare due volte”.
Conte attacca Schlein per smentire Grillo: “Sulla Ue è come Meloni”. È già lite