sinistra in tilt
Fedez ospita Vannacci, sepolto dalle critiche. E lui perde le staffe: "Fascisti"
È stato un boomerang per Fedez l'annunciato incontro con il generale Roberto Vannacci. Dopo i complimenti del rapper all’eurodeputato leghista durante la trasmissione La Zanzara ("Vannacci si mangia la Schlein" eveva chiosato il rapper) i due si sono confrontati durante la terza puntata del Pulp podcast condotto da Fedez assieme a Mr. Marra su YouTube. Un'intervista che anche prima di andare online ha scatenato feroci critiche. Non a Vannacci, che è apparso a suo agio nell'argomentare le sue posizioni, ma a Fedez accusato da tanti utenti dei social di essere nel pieno di una nuova sterzata politica a destra perché lì tira il vento, dopo gli esordi grillini e le intemerate sinistrorse. E lui la prende male: "Combattete il fascismo da fascisti". Non è bastata la maglietta con l'immagine di Che Guevara a placare gli animi social.
Cosa si sono detti Fedez e Vannacci? "Un confronto di idee diverse, civile ed educato. Ed è una cosa pazzesca, che non si vede mai in Italia", commenta il rapper che rivela: "Con Mr. Marra, per questa puntata, avevamo pensato di coinvolgere esponenti politici e intellettuali di sinistra come contraltare al Generale... ci hanno detto tutti di no. E secondo me è sbagliatissimo". Alla solita questione dell'antifascismo, Vannacci ha replicato: "Il fascismo è finito 80 anni fa. Io non chiedo a una persona di dichiararsi anti-napoleonica, anti-imperiale o anti-giacobina: perché dovrei chiedere di dichiararsi antifascista?" Sulla guerra in Ucraina, Vannacci ha sostenuto che una riduzione delle risorse inviate al conflitto potrebbe contribuire alla sua cessazione. Uno dei momenti più accesi della puntata è stato il dibattito sul nuovo codice della strada, con un focus su sostanze stupefacenti e alcol. Fedez ha criticato le normative, definendole prive di senso, aprendo così il confronto con il generale Vannacci, che ha subito riportato l’attenzione sulle vittime della strada: "Lo scopo della legge è evitare gli incidenti. Se fumo una canna e, dopo un mese, guido, e questa cosa è scientificamente provato che non dà alcun effetto sullo stato di veglia e sulla capacità di guida, non avrebbe senso proibirlo".
Il colpo di scena arriva quando il rapper offre al generale una canna: "Vuole fare un tiro?", chiede l’ex marito di Chiara Ferragni. "Che cos’è, un sigaro?", risponde il generale. "No è una canna, un blunt con dell’erba", controreplica Fedez prima del secco "no" di Vannacci.
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Operazione che ha scatenato i critici del rapper: "Finalmente Fedez si è rivelato quello che è. Era ora", "Quando doveva sposare le cause per engagement, si sarebbe anche messo il rossetto, appena è uscito da quella bolla di finzione insieme alla moglie, è uscita la sua vera natura, mandate di pestaggi e collaborazioni con misogini e omofobi più discussi", "Ció che é sempre stato Fedez dai tempi della festa nel supermercato, il dopo, una facciata per la fama", si legge tra i tanti post infuocati sui social. Attacchi che evidentemente Fedez non aveva considerato: "Sorprendente come questo atteggiamento riluttante al dialogo verso chi non la pensa come voi sia stata l'arma che ha fatto vincere i politici che disprezzate. Continuate a combattere il fascismo da fascisti che state andando alla grande", contrattacca nelle storie di Instagram. I Ferragnez qualche tempo fa trasformavano in oro ogni cosa che postavano. Ora si è ribaltata la situazione e ogni uscita è un autogol.