Attivista anti-sfratto caccia un senzatetto, Cerno: "Finta sinistra dalla parte dei poveri"
Sta facendo discutere parecchio la storia di Marco Magrin, il senzatetto che a Treviso è morto di freddo e di stenti dopo che, stando a quanto si apprende, Andrea Berta, un attivista del centro sociale Django e dell’associazione Caminantes che si batte per il diritto alla casa, lo avrebbe sfrattato. Berta si è voluto difendere dalle accuse che sono piovute contro di lui e, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato: "Da parte mia non c’è stato nessuno sfratto, dopo aver appurato che non c’era più nessuno in quell’appartamento ho iniziato a cercare una ditta per la disinfestazione e ho cambiato la serratura solo per evitare che altri, entrati eventualmente in possesso delle chiavi negli anni scorsi, potessero rientrare". Peccato che solo una settimana fa, in blitz di protesta in consiglio comunale nel quale si lamentava l’inadeguatezza delle politiche sociali, scandiva: "Basta sfratti, basta persone in strada". Tommaso Cerno, ospite dell'ultima edizione del Tg4, ha esordito così: "La doppia morale è alla base di questo tipo di movimenti".
La scommessa di Cerno su Filippo Turetta: "Non farà l'ergastolo. Ecco perché"
"Ne abbiamo moltissime prove. Questa è una storia drammatica ed emblematica", ha continuato il direttore de Il Tempo. "Ci sono delle persone che vanno nei consigli comunali a protestare per gli sfratti degli altri perché sanno che occupare le case porta la gente all'europarlamento. Ti dà l'immunità e trasforma una donna sotto processo in un'eroina degli ultimi", ha fatto notare alludendo alla storia di Ilaria Salis. Quindi l'affondo: "Ma quando sono i loro sghei, invece, sfrattano e fanno finta di non sapere chi stanno sfrattando. Se non sapeva che qualcuno abitava a casa sua, perché ha cambiato la serratura? Lo fa ogni tanto perché non gli piace avere sempre le stesse chiavi? Questa menzogna ci racconta la bugia che sta alla base di questa finta sinistra dalla parte dei poveri, che invece è dalla parte della propria poltrona. La vediamo a Bruxelles rappresentata da Ilaria Salis", ha chiosato.