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Scioperi a raffica. "Risultati pessimi, i salari...": smacco di Rampini a Landini

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"Mi viene il dubbio che Maurizio Landini non tuteli l'interesse di lavoratrici e lavoratori, ma prepari il suo arrivo in Parlamento". Così il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato oggi a parlare del segretario della Cgil a due giorni dallo sciopero generale del 29 novembre e dopo l'annuncio di una nuova mobilitazione per il 13 dicembre. Paralizzare il Paese a pochi giorni dal Natale significa mettere in difficoltà gli italiani. Se ne è discusso a 4 di sera, il programma di politica e di attualità condotto da Roberto Poletti e Francesca Barra. Federico Rampini, ospite in studio, ha smontato con poche parole tutte le teorie sostenute dalla sinistra. 

 

 

"Per la maggior parte dei servizi pubblici, in America, lo sciopero è vietato e nel settore privato viene usato pochissimo, con molta parsimonia": così ha esordito l'editorialista del Corriere della Sera per commentare i cortei che, venerdì, hanno infiammato le piazze. Nonostante ciò, ha proseguito, "l'America ha i salari più alti del mondo". Questo, secondo il giornalista, è il "tema cruciale" su cui i sindacati dovrebbero riflettere. 

 

 

"Da mezzo secolo l'Italia contende alla Francia il record europeo degli scioperi. È uno dei Paesi in cui si sciopera di più in assoluto", ha voluto evidenziare Rampini. I risultati? "Il diritto di sciopero è sacrosanto e il mestiere del sindacato è quello di proteggere i lavoratori, ma i risultati di questa conflittualità perenne sono pessimi: i lavoratori italiani rimangono tra i meno pagati d'Europa", ha chiosato l'editorialista del Corriere della Sera. 

 

 

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