verità postuma
Berlusconi, l’arcinemico Santoro lo “scagiona”: “Silvio e le stragi? Fandonie”
Venti anni di roboanti talk show televisivi, di interviste, di libri e articoli di giorni. Venti anni con il dito puntato, per manifestare la convinzione che Silvio Berlusconi, l'uomo che ha, de facto, inventato il centrodestra italiano, non era altro che una testa di legno al servizio della mafia. Un’accusa infamante, priva di ogni fondamento, ma sulla quale si sono costruite carriere politiche, giornalistiche e promozioni all’interno della magistratura. Un modo subdolo per delegittimare l’avversario politico e provare così a batterlo alle urne. Ieri la parola fine a due decadi di fango.
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«Finalmente si aggiunge un piccolo ma importante tassello che fa chiarezza e spazza via le falsità e i veleni sparsi ad arte da alcuni sul presunto coinvolgimento di Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri nella strategia delle stragi. Un piccolo ma grande passo verso la verità per noi chiara da sempre ma che, per qualcuno, evidentemente non lo è ancora - hanno sottolineato in una nota congiunta i parlamentari di Forza Italia in Commissione Antimafia, Pietro Pittalis, Mauro D’Attis, Maurizio Gasparri, Pierantonio Zanettin, Giuseppe Castiglione e Chiara Tenerini -. Durante la sua audizione in Commissione Antimafia, il dottor Michele Santoro ha pronunciato parole chiare e inequivocabili di fronte alla domanda posta dal collega Mauro D’Attis, in merito ad alcune affermazioni contenute nel suo libro. Il dottor Santoro ha detto che 'continuare a dire che Berlusconi è autore delle stragi è una versione grottesca' - hanno aggiunto gli esponenti del movimento fondato dal Cavaliere - Dunque, persino Michele Santoro, pur essendo un noto avversario di Berlusconi, ha detto cose vere, scagionando Silvio Berlusconi dalle calunnie e falsità che hanno adombrato l’ascesa e la carriera politica di un uomo, di uno statista, di un leader riconosciuto a livello internazionale, che ha fondato Forza Italia imprimendo una svolta alla storia dell’Italia. Chi ancora oggi sparge veleni nell’intento di adombrare, denigrare, svilire e infamare la figura di Silvio Berlusconi rifletta sulle parole di Michele Santoro».
In realtà c’è ancora una parte dei togati convinta che l’ex presidente di Fininvest sia coinvolto con Cosa Nostra. Basti pensare che la Procura di Firenze, guidata da Filippo Spiezia, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex senatore di FI Marcello Dell’Utri: avrebbe ricevuto, secondo la tesi accusatoria, da Silvio Berlusconi 42 milioni di euro per comprare il suo silenzio sulle stragi di mafia del 1993. «Avrebbe commesso i reati al fine di occultare la più grave condotta di concorso nelle stragi ascrivibile a Silvio Berlusconi e allo stesso Marcello Dell’Utri». Prima di entrare in politica e diventare deputato di Forza Italia, Deborah Bergamini è stata per molti anni uno dei più importanti collaboratori di Berlusconi. «Per noi quell’accusa non è mai esistita ma sicuramente fa riflettere che anche Michele Santoro, tra i più convinti avversari del Presidente Berlusconi, oggi ne confermi l’assurdità. Per trent’anni c’è stato un Armageddon di criminalizzazione contro un leader che aveva saputo conquistare il cuore e la fiducia degli italiani, in un legame tuttora ineguagliato. Ormai nessuno potrà più ripagare il Presidente Berlusconi della sofferenza derivante da odio, falsità, illazioni, e ciò rende ancor più solida la necessità di rivendicare la sua memoria, il suo valore nella storia della nostra Repubblica e l’attualità del suo messaggio politico».