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Giustizia, Gratteri e le mosse del governo: “Nessuna riforma del 41bis o ok alle droghe leggere”

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Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha risposto alle domande della conduttrice del programma radiofonico ’Ping pong’ Annalisa Chirico su Radio1 Rai in merito alle prossime mosse del governo Meloni sul tema giustizia: “In questo governo due cose non possono succedere, non succederanno, la prima è la riforma del 41bis, e un’altra cosa che non passerà mai è la legalizzazione delle droghe leggere, anche perché il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri è Alfredo Mantovano che è da sempre contrario”.

 

 

“Sul resto - ha aggiunto il magistrato - può succedere di tutto perché stanno facendo delle riforme che non mi sarei mai immaginato di leggere, per esempio l’ordinanza di custodia cautelare che deve essere controfirmata da tre giudici”. E a proposito di ciò Gratteri ha specificato che “la media in Italia è del 50%, a Catanzaro, ufficio che ho diretto per sette anni, la mia è stata del 41%, e ci sono state condanne per 14mila anni di carcere e non c’è stata in questi anni nessuna ingiusta detenzione. La leggenda che Gratteri abusava della custodia cautelare è arrivata addirittura fino ad alcuni palazzi di Roma ed invece è smentita dai fatti”,

 

 

“La separazione delle carriere – ha rimarcato Gratteri - non serve assolutamente a nulla, perché c’è già. Ogni anno soltanto l’1-2% dei requirenti chiede di poter passare a giudice. Sono favorevole al sorteggio per l’elezione al Csm, ma anche per i laici. È l’unico modo per far fronte a quello che molti definiscono ’il potere delle correnti’. Il sorteggio porta a far diminuire al 90% il potere delle correnti”.

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