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Dritto e rovescio, Cruciani manda in tilt gli antagonisti: “Il vostro è un delirio antidemocratico”

Gabriele Imperiale
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Giuseppe Cruciani all’assalto degli antagonisti, inchioda il loro “delirio antidemocratico” e, severo, gli fa una lezione di democrazia. “Non dovete impedire a nessuno di parlare, questo è il punto”: tanto basta però per scatenare la bagarre con il giornalista Luca Sommi e dare vita a un siparietto esplosivo che tira in mezzo anche Giovanni Donzelli. Ospite di Dritto e Rovescio e di Paolo Del Debbio su Rete 4, il conduttore de La Zanzara nella puntata del 21 novembre ha prima assistito in religioso silenzio al collegamento con alcuni studenti dei collettivi dell’Orientale di Napoli e poi ha inchiodato gli antagonisti ai loro – a suo dire – errori. L’argomento è di quelli scottanti: le azioni di disturbo – e a volte di aperta censura – ai danni di intellettuali e giornalisti a favore di Israele e del suo operato in Palestina. “Stiamo assistendo a un delirio antidemocratico. Voi non dovete impedire a nessuno di parlare, questo è il punto – esordisce il giornalista –. Che sia Parenzo, che sia Donzelli, che sia Belpietro, che sia Sommi, che sia lui, tutti hanno diritto di parola”. Tra gli applausi dello studio e i ‘no’ di disappunto dei ragazzi in collegamento, Cruciani è implacabile: “Se uno sta facendo una conferenza, se uno sta tenendo un comizio, se dei ragazzi di azione universitaria fossero anche di Casa Pound, che è un'organizzazione legittima, vogliono manifestare – spiega – non dovete andare a rompere le balle con manifestazioni non autorizzate e violente, questo è il punto”. 

 

 

Del Debbio passa la palla al giornalista Luca Sommi e a quel punto si scatena la bagarre: “Viviamo in una città molto complessa e le semplificazioni sono per chi ha idee mal assorbite, di complessità – spiega –. Da una parte ci sono le Brigate Rosse, i terroristi che picchiano i poliziotti; e dall'altra ci sono i ragazzi bravi che vogliono solo dialogare. Non è così!”. Cruciani si scalda: “Sono degli imbecilli. Ma chi ha detto bravi e cattivi? Ho fatto distinzione tra buoni e cattivi?”. La tensione si alza: “Ma chi dice a te? – spiega rivolto al conduttore radiofonico –. Non ti ho nemmeno ascoltato”. Cruciani esplode: “Se non ascolti, c***i tuoi”. Tra i due cala il gelo. Sommi riprende la parola: “Sto dicendo che la complessità è diversa rispetto a come viene fatta così, poi se la vuole buttar in trattoria….”. 

 

 

A quel punto a intervenire è Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli D’Italia: “No, io vorrei capire perché quando a menare sono quelli di sinistra, voi parlate di complessità – dice ironico –. Ammettete che sono violenti e che vi fanno schifo se avete un po' di coerenza”. Tra Sommi e il parlamentare è bagarre ormai aperta e Del Debbio tiene a fatica la trasmissione. “E voi però, quando fanno il saluto romano, dovete condannarli. Non sento una parola”. Il caos è ormai scoppiato e Cruciani interviene di nuovo: “Ma che c’entra il saluto romano?”. Sommi risponde: “Non sento una parola”. Il conduttore de La Zanzara allora chiede imperterrito: “Ma che c’entra il saluto romano?”. Sommi persevera: “Non sento una parola. Non sento una parola”. Donzelli interviene allora stizzito: “Ancora con questo fascismo?”. La situazione è ormai fuori controllo. Del Debbio, megafono alla mano, suona il gong e zittisce tutti. Pubblicità.

 

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