No Meloni day, rissa Caprarica-Cruciani: "Idiozie", "per te la colpa è della polizia"
Scontri con la polizia, fantocci bruciati, intimidazioni alla premier Giorgia Meloni e al ministro Giuseppe Valditara, il gesto della pistola P 38 come negli anni 70: le violenze di piazza viste venerdì 15 novembre a Torino e in altre città per il No Meloni Day accendono un autunno caldissimo per colpa dei soliti noti, i collettivi rossi. Per Antonio Caprarica almeno una parte di responsabilità è del governo, afferma senza colpo ferire a 4 di sera, su Rete4. I violenti? "È compito del governo fermarli e mi piacerebbe che ci fossero dei ministri seri che invece di prendersela con le zecche rosse avessero un'attenzione e una capacità di gestire le manifestazioni", attacca il giornalista puntando il dito su Matteo Salvini. Uscita che provoca la reazione di Giuseppe Cruciani: "Adesso il problema è la gestione dell'ordine pubblico non quelli che attaccano le forze dell'ordine...", afferma il conduttore de La Zanzara anche lui ospite di Roberto Del Debbio.
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L'ex corrispondente Rai da Londra bolla le parole di Cruciani come "idiozie" ("ricambiato" dall'interlocutore...) e sostiene che la polizia conosca perfettamente "chi sono i violenti e dove stanno, perché non li va a prendere?". Teoria che lascia di stucco Cruciani: "Ma che vuol dire? I violenti sono in piazza!". "Non c'è bisogno di farli arrivare in piazza, bisogna fermarli prima" è la ricetta di Caprarica con Cruciani che ribatte: "Quindi vuoi impedire le manifestazioni...".
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