monta la polemica

Gladiatori al Colosseo, Mollicone travolge Merlo: "Pezzo radical chic"

Il progetto tra Airbnb e il Parco archeologico del Colosseo, che prevede di offrire la possibilità a sedici turisti di diventare "gladiatori" per un giorno, andrà avanti. Il 7 e l’8 maggio 2025 alcuni ospiti della piattaforma online per affitti brevi verranno accompagnati dai membri delle associazioni Ars Dimicandie Gruppo Storico Romano per imparare le tecniche del combattimento gladiatorio e indossare elmi e armature. L'iniziativa del colosso, però, non è stata accolta con l'entusiasmo sperato e, nelle ultime ore, la polemica sta montando. "Non possiamo trasformare uno dei monumenti più importanti al mondo in un parco a tema", ha commentato Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale. Se ne discute molto anche online e sui giornali. Fortissime le parole scritte da Francesco Merlo: "Nessuno purtroppo riuscirà a fermare la nuova lucrosa carnevalata del Colosseo prevista nel prossimo maggio". Su Repubblica il giornalista ha attaccato Federico Mollicone: "Inutile parlare di disfacimento estetico o spiegare al presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, che il Colosseo è memoria universale. Chiunque dovrebbe entrarvi in punta di piedi, anche quelli del Parco archeologico con le loro clientele di ancient romans che si sono messi a sniffare la romanità spacciata da Mollicone". 

 

 

 

La replica di Mollicone non si è fatta attendere. "Caro Merlo, sei un 'deficiente' perché manchi della conoscenza sui temi di cui scrivi. Forse pensi di far ridere con l'ennesimo pezzo radical chic che trasuda elitismo ma sei un 'deficiente' - ovviamente nel senso etimologico: defici della conoscenza storica dell'identità del Colosseo e del ruolo che la rievocazione ha nei luoghi archeologici e del suo utilizzo come forma di archeologia sperimentale, come nelle arene di Nimes e Lugdunum", ha dichiarato il presidente della commissione Cultura della Camera e responsabile Cultura e innovazione di Fratelli d’Italia. "In tutta Europa la rievocazione storica, compresi gli spettacoli di gladiatura, sono a pagamento dentro arene e luoghi romani con spettacoli per migliaia di persone. Da noi sono addirittura gratis, approvate dalle Sovrintendenze, e portano redditività per il monumento. Immaginiamo il radical chic Merlo a compiacersi di fronte lo specchio, col suo sorriso beffardo, con i suoi editoriali dissacranti per colpire la destra, forse non potendo più brandire una chiave inglese come facevano negli anni '70 quelli di AutOp, ma con lo stesso odio", ha continuato. La rievocazione storica "rappresenta una politica attiva di valorizzazione degli istituti museali e dei parchi archeologici per incentivare forme ulteriori di turismo, contribuendo anche alla didattica e all'approfondimento scientifico", ha tuonato.