No Meloni Day, Cruciani: "Tagli alla scuola? Idiozia". Il vero obiettivo delle proteste
Un venerdì caldo, una giornata di guerriglia. A 4 di sera, il talk-show di politica e di attualità di Rete 4, Paolo Del Debbio ha aperto la puntata di stasera commentando i cortei contro il governo e il genocidio palestinese che hanno infiammato oggi le piazze italiane. Slogan, cartelli, manichini bruciati, foto di ministri imbrattate di rosso e poliziotti finiti al Pronto Soccorso a causa dell’esplosione di un petardo che ha sprigionato delle esalazioni urticanti urticante. Ospite in studio, Giuseppe Cruciani ha preso la parola e ha cercato, partendo dai fatti, di spiegare che il vero obiettivo che ha mosso chi ha messo a ferro e fuoco le città è un altro rispetto a quello dichiarato.
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"Faccio fatica a capire come non si riesca a comprendere un fatto molto semplice. Da quando sono andato a scuola e ho fatto l'università, sento parlare di manifestazioni per i tagli. Sgombriamo il campo da questa idiozia: ogni volta gli studenti protestano per un taglio alla scuola. Oggi è stato un pretesto per scatenare in piazza la violenza. Questo è il fulcro delle manifestazioni", ha scandito il conduttore de La Zanzara. Un problema, quello dei tagli, che non ha nulla a che fare con le manifestazioni. "Quelle sono un pretesto per attaccare la polizia. Mi hanno impressionato le immagini di ragazzi giovani che battevano fortemente i pugni sulle macchine della polizia. In qualsiasi altro Paese, una cosa del genere non è consentita. Ai poliziotti è impedito di reagire alle violenze sul proprio corpo e sui propri mezzi: è una vergogna!", ha aggiunto.