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Tagadà, Zurlo: "Musk? Ha toccato un nervo scoperto da 30 anni in Italia"

Gabriele Imperiale
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Elon Musk "ha toccato un nervo scoperto da 30 anni in Italia”: Stefano Zurlo interviene sulla polemica sui recenti commenti del padrone di X sulla magistratura italiana. Ospite di Tagadà e Tiziana Panella su La 7, il giornalista de Il Giornale ha analizzato le parole del miliardario statunitense e ha trovato una connessione tra quanto detto dal nuovo responsabile del dipartimento per l'efficienza governativa americana e la storia politica italiana. “Lui in modo rozzo, in modo molto americano, anche un filino da ‘padrone delle ferriere’ per usare un linguaggio più alla Dickens e non da alieno del ventunesimo secolo che va su Marte – spiega Zurlo – ha detto una cosa che molti, non dico che condividono, ma certamente ha toccato un punto, un nervo infiammato di questo paese da trent'anni”. 

 

Il giornalista approfondisce la sua analisi: “Queste sono cose che sappiamo tutti. Molti politici le hanno dette e le pensano. Non solo a destra, anche a sinistra in parte – sottolinea – questo tema è riesploso, come sappiamo, con le vicende dell'immigrazione, e quindi Elon Musk ha scoperto l'acqua calda. Cioè è andato a toccare un punto su cui da trent'anni c'è dibattito, discussioni, polemiche, braccio di ferro”.

 

L’imprenditore avrebbe intercettato “un pensiero che nel centro-destra non è che sia criptico o carbonaro, perché sono cose che vengono dette tutti i giorni alla luce del sole”. Musk non avrebbe detto quindi qualcosa di inedito per il panorama politico italiano e chiudendo la sua analisi, Zurlo cita Antonio Tajani, leader di Forza Italia, a sostegno della sua tesi: “Stamattina ha detto che lui non deve permettersi di interferire, ma che esiste un problema di giustizia di una magistratura politicizzata in Italia”.

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