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Musk, Mentana spegne la polemica: "Non esageriamo, anche lui ha diritto"

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Anche Enrico Mentana si inserisce nella discussione che tiene banco da stamattina e continua a infiammare il mondo della politica. Elon Musk è entrato a gamba tesa nel braccio di ferro tra il governo Meloni e i tribunali italiani sul trattenimento dei migranti nei Cpr in Albania: "Questi giudici se ne devono andare", ha tuonato su X. Il patron di Tesla, SpaceX e Starlink ha commentato la notizia postata da una star emergente di X, Mario Nawfal, sulla decisione di sospendere la convalida dei trattenimenti a Gjader di 7 migranti provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh. "Musk ha ragione", ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini. Le opposizioni, invece, si sono messe sulle barricate e hanno parlato addirittura di "grave" e "pericolosa ingerenza". Il direttore del Tg di La7, nel corso dell'edizione delle 20, ha preso la parola e ha spento la polemica. 

 

 

"Prima di cercare di capire se davvero Musk è la novità, una sorta di asso di briscola su tutti i temi e su tutti i dossier, permettetemi di osservare una cosa": così ha esordito Enrico Mentana. "Non è che, perché uno è Elon Musk, non ha anche lui il diritto di parola", ha scandito dal centro dello studio. Il direttore del Tg di La7 ha fatto chiarezza sulla sua posizione: "Io non condivido per nulla quelle cinque parole, però anche Musk, e sul social network di sua proprietà, ha diritto di parola". Il problema, secondo il giornalista, emergerebbe nel caso in cui quelle dichiarazioni "avessero un'incidenza". "Fino a prova contraria, non vediamo un partito Musk o un gruppo parlamentare Musk. Quindi non esageriamo", ha chiosato. 

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