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Vincenzo De Luca, sceneggiata campana in Regione: il voto col braccio teso

Con 35 voti contrari e 15 favorevoli, il Consiglio regionale della Campania ha bocciato la mozione di sfiducia al governatore Vincenzo De Luca presentata dal centrodestra. Cinquanta - su 51, compreso De Luca - i voti alla mozione di sfiducia bocciata dal Consiglio regionale. L’unico assente era Raffaele Maria Pisacane, di Fratelli d’Italia, che in una nota ha fatto sapere come continui la «battaglia per liberare la Campania dal sistema di potere deluchiano». Ai voti del centrodestra si sono uniti quelli del Movimento 5 Stelle. «La fiducia aumenta», ha commentato il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero nell’annunciare i risultati del voto e chiudere la seduta. Tra i ’no' alla sfiducia anche quello di Bruna Fiola, del Pd, che si era astenuta una settimana fa, quando si discuteva la legge sul terzo mandato. «La volta scorsa - ha detto l’esponente dem in aula - sono stata l’unica ad astenermi per una questione di coerenza. C’è un chiacchiericcio che non mi piace, per questioni esterne a questo palazzo. Rivendico con orgoglio il lavoro fatto, che non è finito qua. Ma da un anno a questa parte i miei elettori mi chiedono come mai da parte di De Luca ci sia una presa di posizione così netta nei confronti di mio padre (l’ex presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola,ndr). La gente me lo chiede, ma io vorrei mettere fine a questo chiacchiericcio. Dico: lunga vita a questa amministrazione, ma si interessi anche dei problemi che riguardano tutti».

Teatrale, come di consueto, la partecipazione del governatore alla seduta. Prima sfoglia un libro ostentando disinteresse per ladiscussione. Poi il voto «no» detto con decisione al microfono e il gesto del braccio teso, a scimmiottare il saluto romano verso i banchi dell’opposizione. 

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