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Sciopero, Cerno travolge Landini e Schlein: rivolta sociale? Con autista e cameriere

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Uno sciopero generale senza neanche le fasce di garanzia che ha paralizzato l'Italia e reso la vita impossibile a tanti cittadini quello indetto venerdì 8 novembre dai sindacati per il rinnovo del contratto dei trasporti. Maurizio Landini "quando vede che sul calendario è venerdì fa sciopero perché vuole fare il leader politico", commenta il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno all'edizione delle 19 del Tg4. Accanto al segretario della Cgil, la leader del Pd Elly Schlein. La quale "ci va senza avere titolo per andarci perché la situazione in cui versa il lavoro italiano la ereditiamo da 10-15 anni di governi tecnici di centrosinistra che hanno fatto il finimondo", afferma Cerno, "d'altra parte sono loro che vogliono fare il referendum contro il loro provvedimento, durante il governo Renzi", il jobs act. 

 

Insomma, "è tutta una questione a sinistra" sulle spalle dei lavoratori. "L'America ci ha dimostrato che il popolo, chi lavora ancora nell'industria, ormai luogo dimenticato dalle sinistre, vota da un'altra parte", e la sceneggiata di Landini e Schlein ha "avuto l'unico effetto di rompere le scatole a milioni di Italiani che andavano a lavorare", sottolinea Cerno. 

 

C'è poi un dato politico. Schlein e Landini "guarda caso sono lì insieme perché non riescono neanche a parlare più con i loro alleati, quindi figuriamoci la veridicità di questo sciopero", commenta il direttore che poi cita le parole del segretario Cgil sulla "rivolta sociale" che tanto hanno fatto discutere: "Questo sciopero è la rivolta sociale con i guanti bianchi, con l'autista che ti aspetta dietro l'angolo e i camerieri a casa che ti servono in tavola". 

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