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Amsterdam, Klaus Davi sbotta dopo la caccia all'ebreo: “In tutta Europa c'è un clima da pogrom"

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Atti di violenza orribili e inaccettabili e di antisemitismo sono andati in scena ad Amsterdam la scorsa notte dopo la partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel-Aviv. Ad alzare la voce dopo quanto successo - una decina i tifosi israeliani i feriti e almeno 62 gli arrestati - è Klaus Davi: “Lo denuncio da mesi, in tutta Europa c’è un clima da pogrom, da caccia all’ebreo e l’episodio terribile di Amsterdam lo dimostra per l’ennesima volta. Ne ho pagato personalmente le conseguenze a Milano solo perché svolgevo delle interviste per strada e sono stato insultato, spintonato, inseguito e mi hanno sputato. Ma la cosa grave è l’atteggiamento delle classi dirigenti milanesi e la totale assenza delle istituzioni nello stigmatizzare questi episodi. Il disinteresse di chi dovrebbe far chiarezza su questo clima e analizzarne le radici. A Milano gli antisemiti sono protetti perché garantiscono voti a certe forze politiche e tutti i poteri forti della città devono proteggere la narrazione buonista dominante, che non va contraddetta”. 

 

 

Il giornalista ha ricordato come lui stesso sia stato aggredito per strada venerdì scorso, mentre stava facendo delle interviste sulle elezioni americane davanti alla moschea di Viale Jenner. “Auspico - ha poi concluso Davi - che si faccia presto chiarezza su cosa accade in alcune moschee, dove ho dimostrato a tutti che da mesi viene coltivato un clima di odio antiebraico. Speriamo che lo Stato intervenga e che nessuno faccia finta di non vedere”.

 

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