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Otto e mezzo, “molte affinità”. Giannini dà della furba a Meloni sull'elezione di Trump

Gabriele Imperiale
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Massimo Giannini esalta le doti in politica estera di Giorgia Meloni, anche se con un pizzico di sarcasmo. Fine stratega durante le elezioni della commissione di Ursula Von der Leyen, altrettanto abile con gli alleati europei e italiani e ora a farsi trovare preparata alla fine del caos elettorale americano. Interrogato da Lilli Gruber sull’argomento nel suo Otto e Mezzo su La 7, l’ex direttore de La Stampa ha fatto un’analisi sulle doti politiche del presidente del Consiglio e sulle sue mosse all’indomani della rielezione di Donald Trump. “Penso che Meloni sia stata, come sempre, in politica estera molto abile a giocare su più tavoli – esordisce Giannini – l'ha già fatto in Europa, quando si è trattato di arrivare alle elezioni della commissione di Von der Leyen, un po' con i sovranisti, adesso vediamo come ne esce con Raffaele Fitto”. 

 

 

E con Trump sarebbe stata egualmente abile: “Lei doveva sanare quella sorta di ferita, rappresentata rispetto al suo mondo, da Joe Biden che le bacia la fronte nello studio ovale. E ha scelto la via più intelligente da questo punto di vista”. L’editorialista de La Repubblica si spiega meglio: “Ha puntato direttamente sull'oligarca che faceva molto fine e non la impegnava in quel momento – il giornalista si riferisce a Elon Musk –. Non poteva dire ‘vado a braccia aperte da Trump’ e ha usato la persona in questo momento più vicina direi l'alter-ego di Trump”. 

 

 

Per Giannini la vittoria di Trump non penalizzerà Meloni e il suo governo perché, secondo il giornalista, sarebbe “molto più vicina a Trump di quanto non lo sia”. Mentre Italo Bocchino, il direttore de Il Secolo d’Italia, gli chiede di spiegare il suo pensiero, Giannini lancia il confronto tra il leader di Fratelli d’Italia e il presidente americano, chiudendo il suo intervento: “Penso ci siano molte più affinità tra Giorgia Meloni e Donald Trump di quanto lei stessa non ne faccia vedere. Ricordo che il 6 gennaio 2021 – spiega, riferendosi all’assalto di Capitol Hill – Giorgia Meloni posta un tweet dove dice ‘ci affidiamo al buonsenso e allo spirito di libertà del Presidente Trump’ in quel momento, mentre era lui che sobillava gli americani alla rivolta. Penso che ci sia molta affinità e lei la userà”.

 

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