l’ultima di lucano

Riace, l’ultima di Mimmo Lucano: cittadinanza onoraria alla Salis iraniana

Christian Campigli

Alla continua, estenuante ricerca dell’inconsueto, dell’assoluto, dell’eccentrico. Presbite dinanzi al quotidiano, al normale, all’ovvio. Sordo rispetto alle esigenze di una cittadinanza stanca di essere costantemente in prima pagina e, al tempo stesso, di avere l'acqua corrente col contagocce. Come nel Medioevo. Il comune di Riace, il territorio gestito dal paladino dei migranti, Mimmo Lucano, torna a far parlare di sé. Il nostro quotidiano ha avuto, in esclusiva, un documento ufficiale del consiglio comunale calabrese. Che viene convocato, «in seduta straordinaria, alle 19 del 4 novembre, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: conferimento cittadinanza onoraria a Maysoon Majidi – attivista per i diritti umani e riconoscimento dello Stato di Palestina».

 

 

Si tratta, nello specifico, di una ventottenne curda iraniana che era stata arrestata il 31 dicembre scorso, dopo uno sbarco di migranti, con l’accusa di essere una scafista. Sei giorni fa il tribunale ha accolto l’istanza di scarcerazione che era stata presentata dal difensore della giovane, l’avvocato Giancarlo Liberati. La decisione del Tribunale, secondo la difesa, è stata presa in considerazione del fatto che, alla luce delle dichiarazioni fatte da alcuni testimoni nell’ultima udienza del processo, sarebbero venuti meno gli indizi di colpevolezza a carico della ventottenne. In ogni caso l’udienza conclusiva del processo è prevista per il 27 novembre. Maysoon Majidi è stata la protagonista di numerosi post sui social, sia di Mimmo Lucano che della sua collega di partito all’Europarlamento, Ilaria Salis. Come non bastasse questa esplosione di retorica, la piccola amministrazione calabra ha deciso di occuparsi anche di una guerra che, anno più, anno meno, va avanti da sedici lustri. E così i consiglieri, pagati con soldi pubblici, discuteranno il riconoscimento dello Stato di Palestina. Un atto che, se anche venisse votato, sposterebbe letteralmente di nulla la questione mediorientale. L’opposizione sta discutendo se presenziare o meno una simile messinscena. Un atto di estrema presunzione, che fa letteralmente a cazzotti con la realtà quotidiana nella quale sono costretti a vivere gli abitanti di Riace.

 

 

Un mese fa il nostro giornale ha raccontato una vicenda grottesca. «L’acqua è andata via a fine luglio nella frazione di Marina di Riace – ci hanno detto alcuni residenti, esausti -. Per settimane il sindaco ha sostenuto di aver trovato un nuovo pozzo, una nuova fonte d’acqua sulla quale però mancano dati certi e relazioni scritte da mandare in regione per poter poi avviare eventuali lavori». Mimmo faccia di bronzo, il paladino della democrazia e degli immigrati, l’uomo portato in Parlamento Europeo dalla coppia del gol di Avs, Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli, dimostrò grande paura dei social. E delle critiche. Tanto che il 2 agosto, sulla propria pagina Facebook, il comune di Riace stoppò i commenti. «La situazione dell’acqua è decisamente migliorata, ma solo perché ci sono state molte piogge – ci aggiornano i residenti contattati telefonicamente ieri pomeriggio -. A livello strutturale però assolutamente nulla è stato ancora fatto». Il rischio che, la prossima estate, residenti e turisti restino, nuovamente, senza acqua è tutt’altro che remoto. Va inoltre ricordato come il surreale ordine del giorno del 4 novembre non sia la prima uscita naif di Mimmo faccia di bronzo. L’apoteosi dell’ipocrisia progressista si è concretizzata nel suo programma elettorale, al punto 16 di pagina 7: «Impegnarci nel realizzare e costruire un pozzo d'acqua in Africa. Sarebbe per noi una bella iniziativa, un’ispirazione che ci viene da Padre Alex Zanotelli, un missionario comboniano, che abbiamo avuto piacere di incontrare».