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Rizzo sorprende Cruciani e Parenzo: "Io ministro della Cultura?". La risposta

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Una puntata a dir poco frizzante. Marco Rizzo, ospite a La Zanzara, ha discusso animatamente con Giuseppe Cruciani e David Parenzo di tutti i temi che animano ultimamente il dibattito. Dalle guerre al politicamente corretto, dalle discriminazioni alla libertà d'espressione. E non sono mancate sorprese. La puntata della trasmissione radiofonica è iniziata da una frase, che molto ha fatto parlare, pronunciata dal coordinatore di "Democrazia sovrana e popolare". "A me piace la gn***a. Posso dirlo? E non mi dovete rompere le balle", ha rivendicato. Il video è diventato virale. 

 

 

"Il proletariato non copula? Pensa solo alla Ztl? Gli operai di Berlinguer o il carro al gay pride della Schlein? Scelgo il primo", ha scandito Rizzo quando Parenzo gli ha chiesto un commento sulle sue affermazioni. "Berlinguer non l'avrebbe mai detto. Sono inorridito. Sono frasi omofobe in stile Vannacci. Difende pure il generale", ha replicato Parenzo. "Se io avessi una figlia e a scuola di mia figlia facessero i corsi per in trans, andrei io lì. Basto io. Se toccano i miei figli, divento cattivo. I fluidi? Se uno dice 'guardate, mi piace la gn***a, è omofobo e violento", ha affermato.

 

 

"Qualunque discriminazione sul sesso, va colpita duramente, ma se mi venite a dire che c'è una sorta di obbligo, mi dà noia. Quelle centrali culturali che instillano questa vicenda sono quelli della guerra, quelli del green, quelli del cappotto termico", ha continuato l'ospite. Pienamente d'accordo Giuseppe Cruciani, che mai ha nascosto il suo punto di vista sull'argomento. "Marco Rizzo ministro della Cultura", ha quindi proposto. "Io lo farei il ministro della Cultura", ha replicato il coordinatore di "Democrazia sovrana e popolare". 

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