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Paolo Crepet, la tesi "agghiacciante": perché agli italiani non importa più della guerra

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Negli italiani interesse e preoccupazione nascono quando viene toccato "Il proprio giardino". Il fatto è che viviamo in una "selfish community", afferma Paolo Crepet che per l'appunto ha coniato il concetto paradossale della "comunità egoista". Nel corso della puntata di sabato 19 ottobre di Coffee break, su La7, si parla della progressiva perdita di interesse da parte degli italiani per la guerra in Ucraina ma anche per il conflitto in Medio Oriente. Lo psichiatra ribadisce che "in Occidente siamo una comunità di assoluti egoisti, per cui se ti fregano una borsa tu schiacci volentieri anche chi te l'ha rubata, se ti entrano in casa spari come se fossi in guerra anche se magari volevano rubarti un orologio", afferma Crepet che tocca vari episodi di cronaca recenti e non solo. 

 

Un aspetto è particolarmente "agghiacciante", afferma, talvolta diamo più valore alle cose che alle persone. "Gli oggetti sono molto più importanti delle nostre vite, e questa già è una cosa agghiacciante". Non solo. Quando è iniziata la guerra in Ucraina tutti erano molto preoccupati perché andavano su i prezzi del gas, nel momento in cui abbiamo visto che in qualche modo ce la facevamo la guerra è passata in secondo piano, che si ammazzino tra loro", argomenta lo psichiatra. Un fenomeno simile riguarda il conflitto in Medio Oriente dopo gli attacchi di Hamas a Israele. "È una cosa che interessa le persone che si occupano di politica internazionale o le comunità islamiche locali, la comunità ebraica, ma al signor Rossi non interessa nulla" fintanto che non lo tocca da vicino, è la sconfortante tesi dell'esperto. 

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