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Paolo Crepet impietoso: chi sono i "peggiori genitori della storia", il botta e risposta con Galiano

Gabriele Imperiale

I genitori quarantacinquenni di oggi fanno discutere Paolo Crepet ed Enrico Galiano. “I peggiori della storia” da un lato, “i migliori della storia” dall’altro: visioni contrapposte sulla genitorialità da parte dei due studiosi che corrono parallele sui social e sui giornali. La visione sui genitori contemporanei e il loro rapporto con i figli ha creato un dibattito a distanza tra lo psichiatra e l'insegnante e scrittore che hanno esposto due posizioni diametralmente opposte con dati a supporto delle rispettive tesi e che naturalmente hanno scatenato il dibattito.

 

A iniziare la diatriba, Crepet che in un’intervista a La Repubblica ha definito i genitori italiani “i peggiori della storia”. Lo psichiatra e sociologo li ha anche definiti “accondiscendenti” e “senza carisma”. Un attacco durissimo in cui l’esperto ha sottolineato come i genitori abbiano “insegnato ai propri figli che bisogna aspettare l’eredità”, un approccio che ha bollato come “l’opposto dell’educazione”. Ma non è tutto: dato che nella sua intervista si parlava di scuola e lezioni, ha criticato – come riportato da Orizzonte Scuola – anche il registro elettronico, “la più grande boiata che abbiano mai potuto inventare” e che ha privato gli alunni “di sbagliare, togliendo loro qualsiasi autonomia”.

La risposta di Galiano alla tanto critica intervista è arrivata via social: lo scrittore pordenonese ha infatti fatto un video ad hoc e ha confutato le tesi dello psichiatra sui quarantacinquenni di oggi. Partendo dai dati del Pew Research Center, ha evidenziato come i genitori di oggi trascorrano 7,5 ore a settimana con i propri figli, un bel passo in avanti rispetto a quanto accadeva negli anni ’60, quando erano solo 2,5 le ore che mamma o papà dedicavano alla prole. In più lo studioso ha citato il rapporto dell’Istituto Europeo per l’eguaglianza di genere che ha certificato una maggiore equità nella distribuzione dei ruoli familiari, con i padri più attivi nella cura della casa e dei figli. E che i genitori di oggi siano più consapevoli, per Galiano, è un fatto acclarato: “In passato, un bambino con difficoltà di lettura veniva etichettato come ‘asino' – spiega – Oggi, il 60% dei genitori conosce i disturbi dell’apprendimento, contro il 20% degli anni ’80”.

 

A differenza di Crepet, Galiano vede quindi un robusto miglioramento nel comportamento dei genitori rispetto a generazioni fa. E per dimostrarlo ulteriormente sottolinea come oggi siano più propensi a incoraggiare le passioni dei figli. Una diatriba che per il momento si è chiusa – in attesa che Crepet risponda – con una frase di Galiano che evidenzia la sua distanza dal Crepet-pensiero: “I genitori di oggi non sono perfetti. Spesso siamo troppo presenti, protettivi e apprensivi. Ma i numeri parlano chiaro: siamo migliori dei genitori del passato”.