Piero Fassino, il profumo-gate si chiude con un risarcimento: la cifra
Il profumo-gate finisce con un’archiviazione “per condotta riparatoria”. Reato estinto per l'ex sindaco di Torino Piero Fassino, finito lo scorso aprile nella bufera per essere stato sorpreso a rubare un profumo Chanel da un centinaio euro al Duty Free dell'aeroporto di Fiumicino. Il gip, fa sapere La Stampa, ha accettato il risarcimento proposto dalla difesa del dem, l'avvocato Nicola Gianaria. La "condotta riparatoria" permette così a Fassino di scrivere la parola fine su una pagina imbarazzante,
Come noto il 15 aprile scorso Fassino prima di imbarcarsi per Strasburgo entra al duty free del Terminal 1, prende un profumo Chanel Chance da 130 euro e se lo infila in tasca. "Volevo comprare quel profumo per mia moglie – aveva spiegato il politico dopo esere stato scoperto - Avendo il trolley in mano e il cellulare nell'altra e non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse. In quel momento si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell'atto segnalandolo ad un agente di polizia". A far partire la denuncia dei gestori del negozio aeroportuale, però, ci sarebbero due precedenti e così l'indagine era scattata. Il gip di Civitavecchia, considerati la "particolare tenuità" dell'episodio e il fatto che Fassino sia incensurato, ha accettato il risarcimento del danno che si aggirerebbe sui 500 euro per chiudere la vicenda