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Dossieraggio, “come un infiltrato”. Melillo disintegra Striano e gli spioni

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Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo non si nasconde sull’inchiesta dossieraggio. Giovanni Melillo, in un’intervista al Corriere della Sera, delinea un quadro inquietante dopo quanto emerso negli ultimi mesi: “La raccolta abusiva, la manipolazione, il commercio e l’uso strumentale delle informazioni riservate custodite negli archivi digitali, sono da tempo divenuti arnesi tanto delle tradizionali organizzazioni criminose quanto delle forme selvagge della competizione propria dei mercati d’impresa e della politica. Dati che servono a condizionare anche l’economia e la politica che altro scopo può avere accedere e accumulare abusivamente dati digitali utili alla formazione di dossier illegali? Non è nemmeno necessario utilizzare le informazioni, talvolta basta far sapere che è possibile farlo. Le indagini in questo nuovo campo di attività delle Procure distrettuali ci consentono di cominciare a riconoscere forme e dinamiche di questo allarmante mercato clandestino, dove si incontrano agevolmente una diffusa domanda di servizi illegali e l’offerta di informazioni riservate sottratte ai controlli propri del diritto e della vita democratica. Francamente, mi sembra di non rivelare nulla che non sia già sotto gli occhi di chiunque voglia osservare realisticamente la realtà”.

 

 

Non sembra proprio così, visto il silenzio della sinistra sulla vicenda. Melillo, nella stessa intervista, entra nello specifico nell’inchiesta di Perugia, con Raffaele Cantone che sta indagando anche sull'ex pm Antonio Laudati e il tenente della Gdf Pasquale Striano: “Considerando l’enormità dei dati esfiltrati in pochi anni dalla banca dati antimafia e antiterrorismo e dai sistemi informativi delle forze di polizia, attraverso quella che obiettivamente appare come una sistematica attività da infiltrato. Naturalmente, occorrerà attendere la conclusione delle investigazioni e la loro verifica processuale per compiere valutazioni più approfondite. E il mio ufficio continuerà ad assicurare tutto il necessario supporto alle indagini del procuratore di Perugia”.

 

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