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Igorà, Cerno affonda la finta integrazione della sinistra: "Incubo per italiani e migranti"

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Dalla stretta del governo su violenze di piazza, blocchi stradali e occupazioni abusive, contrastata dall'opposizione, al fallimento dell'utopia multiculturalista professata dalla sinistra. Due facce della stessa medaglia. Se ne parla nel corso di Igorà tutti in piazza, il programma condotto su Radio 1 Rai da Igor Righetti lunedì 7 ottobre. Il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, spiega che la" situazione della sicurezza in Italia è una delle emergenze" del nostro tempo. "Nata come un sogno qualche anno fa di una società multiculturale, capace di integrare tutti e capace di dare a tutti un futuro, si è trasformata in un incubo, per gli immigrati e per gli italiani".  Nelle grandi città come nei piccoli centri.

 

In questo senso va visto l'intervento del governo, che "introduce dei reati e l'importante è che, mentre introduce i reati, introduca anche l'abitudine in Italia che poi la pena venga scontata", commenta il direttore, perché in "questo paese che abbiamo tantissimi reati, ma poi nella realtà in carcere spesso ci va quello che non è ancora condannato", mentre i condannati stanno in galera "meno del dovuto".

 

Righetti ricorda la decisione in Austria della direttrice di un asilo che ha "imposto al personale un abbigliamento sobrio per non turbare i bambini musulmani. Arriveremo anche noi ad avere le maestre col burqa? È questa l'integrazione?". Cerno replica che "integrazione significa che stiamo bene insieme, se quindi ci sono degli allarmi, cioè ci sono delle culture che anziché diventare più simili si radicano ancora di più, dobbiamo ricordarci che la parola democrazia, la più avanzata a forma di governo che l'uomo abbia concepito, non significa che va bene tutto". Insomma, "se ci troviamo a cambiare le nostre abitudini sulla base di un rispetto ipotetico che diventa invece il controllo da parte di altri, c'è un problema". I problemi, tuttavia, non sono insormontabili, "vanno risolti ma fare finta di non vederli significa andare dritti a sbattere contro un muro, che è quello che da un po' di anni noi facciamo sul tema dell'integrazione", conclude Cerno.  

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