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Chiara Petrolini, Capezzone non fa sconti: "Ci ricaschi reiterando?". Cosa non torna

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La storia di Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due bambini appena nati, ha scosso l'opinione pubblica e fatto discutere animatamente negli studi televisivi. Ieri, a Zona bianca, Giuseppe Brindisi è tornato sul caso chiedendo ai suoi ospiti di avanzare ipotesi ed esternare opinioni. "Mi incupisco su questa vicenda per due ragioni. Certo, dobbiamo capire cosa sia successo all'inizio e se ci siano state pagine, nella vita di questa ragazza, in cui lei ha subito violenza, però quali sono i due elementi che non tornano?": così ha esordito Daniele Capezzone, che subito si è spiegato meglio e ha risposto all'interrogativo. 

 

 

"Le ricerche che lei ha fatto online come 'Dopo quanto tempo puzza un cadavere', 'Come eliminarlo'. Ricerche inequivocabili e purtroppo corrispondenti a ciò che ha fatto", ha ricordato in primo luogo il direttore editoriale di Libero. In seconda posizione, poi, il fatto che la 21enne abbia ripetuto il terribile atto. "È la seconda volta che succede. Se tu hai subito un'esperienza traumatica la prima volta, ti sei trovata in stato interessante senza volerlo, non sei riuscita nè a fare la contraccezione prima nè l'aborto legale nei tempi, ma che fai? Ci ricaschi clamorosamente reiterando?", ha continuato il giornalista. "E' una persona accusata di un doppio, orrendo infanticidio. Vi prego di prendere in considerazione l'ipotesi che possa essere colpevole pienamente", ha concluso. 

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