Guerriglia anti-Israele a Roma, Cerno a valanga: "Monnezza. E la sinistra tace"
Roma, ieri, è stata messa a ferro e fuoco. Circa 6mila manifestanti pro Palestina hanno sfilato in città fino a quando, in piazzale Ostiense, il fermento è esploso contro le forze dell'ordine. Bombe carta, bottiglie di vetro, petardi e segnali stradali sono stati lanciati dai black bloc contro gli agenti. L'odio antisemita ha trionfato in città. La maggioranza, compatta, ha condannato questi atti di violenza e l'odio antisemita. La sinistra, invece, è rimasta in silenzio. Tommaso Cerno, ospite a 4 di sera Weekend, ha smascherato i sostenitori di Hamas e di Hezbollah: "Vanno in piazza per fare casino. Non lo dico io, lo scrivono loro nel manuale: spiegano quali treni prendere per non farsi beccare, come rispondere alla polizia se li fermano per mettere in scena quella guerriglia che al popolo palestinese sapete cosa fa? Sapete cosa aggiungono? Il ridicolo di un Paese che si ferma a riflettere se quella roba lì è una manifestazione della Palestina", ha scandito il direttore de Il Tempo in collegamento con lo studio.
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Il clima è diventato teso quando Luca Sommi, giornalista del Fatto Quotidiano, ha replicato a Cerno: "L'articolo 17, che è molto preciso, dice che per le riunioni in luogo pubblico serve un preavviso. Il preavviso è stato dato. L'autorità può vietarle per la sicurezza e l'incolumità pubblica. Motivi comprovati, non supposti. Come si faceva a dimostrare che sarebbe stata una manifestazione violenta? Il 99% dei manifestanti era pacifista", ha affermato. Tommaso Cerno ha risposto per le rime: "Io sono per la libertà di espressione. Questa monnezza che ho visto io, che ha strumentalizzato persone che non avevano capito cosa andavano a fare, è giustificabile solo da una sinistra che tace. Perché il segretario del Pd non dice una parola su quella schifezza, su quell'orrore di ieri?", ha aggiunto.