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Feltri su Chiara Ferragni: una donna forte che ha già pagato e quell'invidia sociale da cui vaccinarsi

Vittorio Feltri
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Non avrei mai pensato di dover tessere le lodi dell’imprenditrice Chiara Ferragni, che solo un anno fa era prima nella classifica delle donne più ricche, più amate, più seguite sui social e non aveva certo bisogno di paladini improvvisati o avvocati dalla penna facile. Non si muoveva foglia senza che un refolo di vento raggiungesse il suo attico vista Duomo da 100 e rotte stanze (si fa per dire). Ti svegliavi al mattino e ingurgitavi caffè e Ferragnez con misto di riccioli di Vittoria e bronci di Leone. Ti coricavi la sera e vedevi pizzi e merletti della cabina armadio più esplorata della storia. Era stordente il lusso sfacciato di quelle terrazze altolocate ma era come toccarle e andava bene così... Persino la domenica mattina e nelle feste comandate dovevi sorbirti il teatrino della famiglia perfetta che rideva delle intemerate di Fedez e degli sguardi marmorei della consorte. Insomma, un’abbuffata di dettagli privatissimi e blasonati di cui tutti si lamentavano ma erano ghiotti da morire, fedeli all’antico vizio di sbirciare dal buco della serratura per consolarsi della propria ineludibile noia.

 

 

Poi sono arrivati gli inciampi, le cadute, gli accertamenti della magistratura. E sulla bionda più patinata e sottile d’Italia che tutto quel che toccava rendeva oro e diamanti, si è abbattuta una tempesta mediatica e un accanimento censorio di proporzioni tali che mi viene voglia, a bocce ferme, di spendere una parola in sua difesa. Badate, non entrerò nel merito di una vicenda giudiziaria già sviscerata da opinionisti di ogni ordine e grado e declinata come il pandoro gate che ha decapitato il mondo evanescente degli influencer, anche se ho apprezzato il lascito da un milione di euro che l’imprenditrice ha fatto all’ospedale infantile Regina Margherita. Dico solo che Chiara, in attesa di conoscere l’esito dell’inchiesta che l’ha travolta e affondata (proprio ieri hanno chiuso le indagini), ha già pagato un prezzo piuttosto alto. Messa al bando dalle imprese con cui era in affari, schifata dal mondo social di cui era protagonista incontrastata, sputacchiata anzi messa al confino peggio di un appestato dalle migliaia di persone che la veneravano come una dea fino a un attimo prima. Tutto questo mentre il suo matrimonio andava letteralmente in pezzi. D’altronde sapete come va il mondo. Sei ricco e cavalchi l’onda, e la gente ti ama alla follia. Fai un errore o finisci nel mirino della malasorte, e il pubblico ti volta le spalle, compiacendosi anzi godendo di vederti affondare insieme alla tua boria.

 

 

Io la chiamo invidia sociale questo trastullarsi nel male altrui specie sei l’altrui è un portafoglio pieno di soldi e opportunità di cui tutti vorremmo ampiamente godere. Ma è un virus assai disdicevole da cui è bene vaccinarsi. Sono passati dei mesi da quei primi accertamenti. E mentre il suo ex marito ha fatto di tutto per mettersi in mostra e far parlare di sé scrivendo canzoni, cliccando da bordo piscina, litigando con rapper di incerto talento (preso forse da sbandamento di fronte al matrimonio perfetto bruscamente franato), la signora si è ritagliata il suo posticino comodo in una rinnovata discrezione esistenziale e ha cercato di ricomporre i pezzi. Più Fedez cantava, si dimenava e si prodigava in dibattiti virtuali, più lei taceva e si eclissava. Nessuna apparizione pubblica, nessuna esternazione sopra le righe. Giusto qualche scatto disimpegnato e pudico come il più imberbe degli influencer. Solo quando si è sentita tirata in causa dalle note del consorte ha chiesto di essere lasciata in pace, ché non era quello il modo di parlare d’amore. E all’infallibile Milly Carlucci che tentava di stanarla dal suo ritiro dorato con un invito a Ballando sotto le stelle - una sola serata danzante per la felicità del pubblico e la brama di giudizio dei giurati - ha detto no, non me la sento.

 

 

I bambini, avrete notato, sono spariti dai riflettori ed entrati nell’area protetta dell’infanzia, godendosi finalmente capricci e risate al riparo dai nostri sguardi avidi. E la loro mamma ha cominciato a guardarsi intorno immaginando una rinascita o forse solo una seconda chance. È comparsa sul red carpet della settimana della Moda e il segnale è stato inequivocabile. Dicono che stia pensando di ricominciare in Spagna. Staremo a vedere se il fiuto e l’esperienza le daranno ragione un’altra volta. Certamente è la prova che le donne, quando vogliono, hanno una marcia in più. Specie quelle intelligenti. Cadono ma restano a galla e quando tutto sembra volgere al peggio si rialzano con più convinzione di prima. A proposito di cadute e capitomboli, mi sia consentita un’ultima digressione. Se una storia d’amore finisce, è assai vano e malsano accanirsi per riconquistar i favori del fuggitivo. È evidente che qualcosa si è rotto. Lo dico per tutte le coppie del gossip e della politica che si stanno scomponendo in questa stagione tribolata. E per tutti quegli amanti inconsolabili che non trovano pace. Ossessionare invece l’amato/amata e mandare messaggi imbarazzanti minacciare addirittura vendette e strali - è quanto di più degradante possa esserci al mondo. Non ci restituisce la passione. Ci copre solo di ridicolo e fa dimenticare tutto il buono che siamo stati.

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