Ricciardi insiste: "Hitler eletto in democrazia", sgomento da Parenzo: succede di tutto
"Un errore capita a tutti", afferma David Parenzo chiedendo al suo ospite a L'aria che tira, il vicepresidente M5S, Riccardo Ricciardi, di chiarire il senso del suo discorso in Parlamento sulla nascita democratica del nazismo e sulle bombe atomiche sganciate dalla democrazia americana, in riferimento "allo sterminio di palestinesi commesso dalla democrazia israeliana". La prima parte del ragionamento è quella che ha provocato le reazioni più indignate. Ma Ricciardi respinge le accuse di aver detto uno strafalcione e, nella puntata di giovedì 3 ottobre, rilancia: "Fino a prova contraria nel 1933 Adolf Hitler non ha fatto un colpo di stato Hitler, ha vinto delle elezioni democratiche, e Hitler nel 1933 non era tanto diverso da quello che si è rivelato poi, da quello che ha fatto l'Olocausto, si sapeva già chi era", afferma senza colpo ferire il grillino che provoca le più svariate reazione da parte dei presenti.
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Parenzo insiste con "l'errore che capita a tutti" ma che Ricciardi si ostina a non ammettere, tutt'altro. Alessandro Gonzato di Libero si mette platealmente le mani sulla testa e commenta: "Ma lei ha studiato sul sussidiario di Topo Gigio!", mentre Alessandra Sardi, giornalista di La7, è incredula: "Ma quindi lei lo pensa davvero". Ricciardi non molla torna ad affermare che la democrazia nella storia ha anche generato mostri "e oggi si sta dicendo che Israele è legittimato a fare determinate cose perché comunque è una democrazia".