Medio Oriente, Cerno a "Il rosso e il nero": lo scontro fra culture risveglia il terrorismo
L'attacco dell'Iran a Israele, l'attesa reazione dello Stato ebraico, lo scontro con il Libano e le piazze infiammate dell'Occidente con l'odio antisemita che avvelena il clima. La situazione in Medio Oriente è esplosiva e rischiamo di finirci dentro. Se ne parla nel corso de Il rosso e il nero, il programma condotto su Radio 1 Rai da Vladimir Luxuria e Francesco Storace. Il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, commenta i timori concreti che esploda qualcosa lontano dai luoghi dove si combatte sul campo. C'è un elemento nuovo rispetto al 2006, afferma, "a differenza del conflitto israelo-palestinese storico che conosciamo qui c'è anche una dimensione globale, la dimensione di un califfato da fondare e quindi di una lotta tra due culture che risveglia il terrorismo in Occidente, che conosciamo molto bene".
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Insomma, prima dei missili dobbiamo temere il terrorismo. "È la prima cosa che può mostrare gli effetti di una guerra a casa tua", commenta Cerno. La possibilità che "qualche Stato o qualche nucleo terroristico organizzato decida di puntare su di te" è l'elemento "nuovo e molto quotidiano" con cui abbiamo a che fare. I segnali di allarme in Europa e in Italia non mancano. Anche se, ricorda il direttore, "in Italia abbiamo storicamente un livello di sicurezza e di conoscenza dell'antiterrorismo superiore agli altri, e quindi il nostro sistema di sicurezza finora ci abbia garantito questa sorta di quiete". Che però "non significa che non sono stati sventati attentati e che non vengono quotidianamente fermate persone" intenzionate a metterli in atto, sintomo che il rischio esiste.