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Auto elettriche, Capezzone a valanga: "Scelta scellerata, un'ecatombe"

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Il settore automobilistico è in crisi: i dati sulle vendite mostrano un mercato in declino e le aziende fermano gli stabilimenti. Le norme europee, poi, sono molto severe e la rivoluzione dell'elettrico, stando ai dati, non sta funzionando. I costi sono troppo alti e le famiglie italiane non possono permettersi di affrontare spese di quel peso. Se ne è discusso a Mattino 5, il programma di informazione e di attualità che va in onda su Canale 5. Daniele Capezzone, ospite in collegamento, si è espresso sul tema con nettezza di parole. "I dati sulla produzione dicono che, in un solo anno, è stato registrato un meno quaranta per cento e solo a Torino un meno sessantotto per cento", ha ricordato per iniziare il direttore editoriale di Libero. 

 

 

"È un'ecatombe", ha esclamato Capezzone, che poi ha continuato: "È il prodotto, certo, di tanti fattori ma in primo luogo di una scelta politica scellerata, ambientalista, eco integralista, votata da troppi in Europa". Il problema, secondo il giornalista, è sorto quando è stato detto "nel 2035, che è domani mattina, e gli effetti si sono visti subito, noi dobbiamo liberarci di benzina e diesel". Il passaggio all'elettrico non è stato ben accolto. "Tutti a fare l'elettrico? Ma quale elettrico se il modello base costa 40000 euro? Risultato: benzina e diesel vanno in crisi e l'elettrico non se lo compra nessuno"

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