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Inchiesta ultras, perquisito Emis Killa. I legami di Lucci con Fedez e i rapper

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Tifo organizzato e musica, un legame solidissimo a Milano. C’è anche Emiliano Rudolf Giambelli, il rapper famoso con il nome di Emis Killa, tra le persone ieri sottoposte a perquisizione, ma non indagato, nell’inchiesta della procura di Milano che ha azzerato i vertici delle curve di Milan e Inter. Una misura adottata, da quanto si apprende, per i suoi legami con il capo ultrà rossonero Luca Lucci, uno dei 19 ultrà finiti in manette.

 

 

Dalle carte dell'inchiesta emergono le "ambizioni imprenditoriali" di Lucci nel settore musicale per i suoi rapporti personali con i cantanti rap come Fedez Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Gue Pequeno. Relazioni che "gli hanno consentito di aumentare, in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale (ed in particolare in Calabria), sia internazionale, facendo leva sull’intraprendenza del suo fedelissimo Hagag Islam", molto vicino a Federico Lucia e arrestato con Lucci, "già in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese". Tra gli arrestati figura anche il bodyguard di Fedez, Christian Rosiello, che ha preso parte al pestaggio del personal trainer dei vip Cristiano Iovino. Rosiello e Hagag, accusati di associazione per delinquere finalizzata a violenze da stadio ed estorsioni, nei giorni scorsi erano a Parigi con il cantante in occasione della settimana della moda nella capitale francese. 

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