Bernardini de Pace e lo scontro sui "bambini trans": come replica a Luxuria
Infiamma da giorni la polemica sul "laboratorio per bambin* trans e gender creative", la descrizione è testuale, promosso all'università Roma 3 di Roma, con il placet del comitato etico dell'ateneo. Su due lati opposti della barricata Annamaria Bernardini de Pace e Vladimir Luxuria, entrambe ospiti domenica 29 settembre di Giuseppe Brindisi a Zona Bianca, il programma di Rete 4. L'ex parlamentare e attivista per i diritti arcobaleno sostiene che è positivo che tematiche così delicate vengano affrontate in ambito scientifico e pubblico.
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"Io credo che uno debba decidere di se stesso a 18 anni, i genitori se ritengono che prima ci sia un problema si devono rivolgere a uno specialista, a un giudice che nomina un suo specialista ed esaminano le situazioni", afferma Bernardini de Pace, famosa matrimonialista e avvocato esperto di diritto della famiglia. Insomma, una transizione di genere si può avviare nell'infanzia? È giusto che i genitori la promuovano? "Di quello che decidono i genitori non mi fido, perché ci sono una marea di famiglie che negano l'orientamento omosessuale dei figli ritenendo che per loro sia una vergogna mentre è una cosa naturale sulla quale non si deve discutere", argomenta la legale.
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Allo stesso modo, "se ci sono genitori così ci sono anche genitori che si inventano un'identità di genere quando invece è solo un orientamento sessuale diverso", ragiona Bernardini de Pace. Insomma, giù le mani dai bambini, sostiene la legale e giudice della trasmissione tv Forum, "se c'è un problema deve essere sottoposto alla magistratura, perché spesso sono gli stessi genitori a dare certezze" ai figli.