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Ci mancava solo Soumahoro con la cittadinanza lampo per gli stranieri

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Nel dibattito sulla cittadinanza più veloce per i cittadini stranieri e il confronto sullo ius scholae poteva mancare Aboubakar Soumahoro? E così il parlamentare del misto, portato in Parlamento da Alleanza Verdi Sinistra e poi rinnegato per lo scandalo sulle cooperative per l'accoglienza dei migranti di moglie e suocera, ha presentato la sua proposta. La sinitesi? Cittadinanza lampo per tutti. "Quelle che presento oggi in conferenza stampa sono proposte di riforma delle norme vigenti in materia di immigrazione e in materia di acquisizione della cittadinanza. L’Italia attende da 32 anni una legge capace di riconoscere l’esistenza di un’Italia ricca di identità plurali e di diversità", afferma. Insomma, per fortuna è arrivato lui... 

 

 

Soumahoro è il primo firmatario di due progetti di legge di riforma delle norme sull’acquisizione della cittadinanza e in materia di immigrazione. La sua ricetta? "La mia proposta di legge consentirà a chi è nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno è regolarmente soggiornante in Italia, di diventare cittadino italiano subito, ma lo sarà anche chi nasce in Italia da genitori stranieri di cui, almeno uno, è nato in Italia. Diventerà italiano anche il minore straniero che ha frequentato un corso di istruzione primaria o secondaria, oppure un percorso di istruzione e formazione professionale. La mia proposta di legge riduce inoltre da 10 a 4 anni di residenza in Italia i tempi per la richiesta della cittadinanza, che diventa possibile anche in presenza di requisito reddituale o se in possesso di attestato di frequenza di corso universitario o formazione professionale", dice ancora il deputato. Insomma, una sorta di ius soli più leggero sommato a uno ius scholae rapido. 

 

L'altra proposta riguarda la "modifica la disciplina del contratto di lavoro subordinato prevista dal Testo Unico abrogando l’attuale disciplina incentrata su contratto di soggiorno; inoltre vengono soppressi i vergognosi Centri di permanenza per il rimpatrio e si inseriscono misure contro lo sfruttamento lavorativo dei lavoratori stranieri oltre a misure premiali per chi denuncia lo sfruttamento e i caporali", attacca l'ex paladino dei braccianti finito ai margini dopo l'inchiesta sulle coop di Latina. Nella proposta dell'ex uomo simbolo di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni anche il "divieto di respingimento o l’espulsione per stranieri a rischio di violazione dei diritti e la reintroduzione della figura del garante per il cittadino straniero". 

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