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Dritto e rovescio, Del Debbio fulmina il "re dei maranza": il botta e risposta cult

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Baby gang, microcriminalità e italiani di seconda generazione. A Dritto e rovescio si torna a parlare delle bande di giovani ormai fuori controllo in molte città d'Italia, Milano in testa. Nella trasmissione condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, giovedì 26 settembre, in studio c'è anche tale "re dei maranza", famoso sui social come cantore delle gesta di questi gruppi solitamente composti da italiani di origine nordafricana. Si parla dell'abitudine di molti maranza di gitare armati di coltello: "Magari mi ammazzano una volta per strada  come può succedere a chiunque però non sento il bisogno di portarmi un coltello in tasca, perché non frequento ambienti dove penso che ci sia gente che probabilmente mi accoltella", commenta il giornalista. 

Il giovane invece sostiene che per uscire di casa bisogna avere un coltello in tasca: "Dipende dove vai e dal posto in cui stai, perché se sto andando in un posto in cui so che c'è gente pericolosa devo portarmi qualcosa dietro, perché non si sa mai signor Paolo, se mi aggrediscono e muoio...". Argomentazioni che non convincono Del Debbio che strappa il fragoroso applauso del pubblico in studio: "Ma perché deve andare in un posto pericoloso?". Il "re dei maranza" non se l'aspetta: "Ma applaudite per questo? Ok...". Poi ribatte: "Io sono libero di andare in qualsiasi posto". "Sei libero anche di farti ammazzare...", chiosa Del Debbio. 

 

 

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